Quali sono le città più “pericolose” in Italia? Quella strana coincidenza nelle prime sette…

Indice di Criminalità in Italia, la classifica delle città con più denunce mette in evidenza una coincidenza che forse poi così tanto coincidenza non è. Ecco perché

StrettoWeb

Nei giorni scorsi il Sole 24 Ore ha pubblicato la classifica dell’Indice di Criminalità in Italia. In parole povere, le città – in ordine decrescente – con il maggior numero di denunce per vari tipi di reato. Ai primi posti, dunque, quelle con il più alto numero di denunce. Si parla di omicidi, violenze, incendi, prostituzione, minacce, percosse, droga, associazione a delinquere o mafiosa, contrabbando, rapine ecc…

Tra le prime città ci sono alcune delle più grandi d’Italia. Quindi Milano al primo posto e subito Roma a seguire, che da sole “portano” il numero a quasi 500 mila denunce nello scorso anno. Al terzo c’è Firenze, al quinto posto c’è poi Torino e al sesto Bologna. Ad accomunarle, sicuramente, il fatto di essere grandi città, in alcuni casi metropoli, dove prospera il benessere, il lavoro, il turismo, e dove lo sviluppo dei trasporti movimenta un gran numero di viaggiatori, di ogni tipo.

Ma basta questo? Forse no. Relativamente alle prime sette città c’è infatti una coincidenza. Che, magari, coincidenza resta. Però intanto fa riflettere. Milano, Roma, Firenze, Rimini, Torino, Bologna e Prato – le prime sette appunto – sono tutte a guida PD. I Sindaci fanno parte del Partito Democratico. Sappiamo quanto la Sinistra, storicamente e ideologicamente, abbia mandato avanti negli anni la politica dell’accoglienza “nonostante tutto”, quindi quella senza controlli, sfrenata, da parte di ogni tipo di straniero. E sono anche quelle città – forse anche per il grande numero di abitanti, ma non in tutti i casi – che pullulano di migranti irregolari. Quelli che magari sbarcano al Sud ma che, per diversi motivi, lì non si fermano. Al Nord, e sicuramente nelle città dell’accoglienza, trovano invece più terreno fertile, la maggiore ricchezza, qualche turista da “spennare”, qualche borsetta da rubare, qualche grande rissa in stazione.

La situazione in Calabria e Sicilia

Non sempre grande città è sinonimo di alta criminalità. Non sempre città a guida PD è sinonimo di criminalità. Pensiamo a Napoli al 12° posto, a Palermo al 21° o a Catania al 24°. Non in fondo alla classifica, ma neanche nei primi posti. Eppure sono le prime del Sud, che nelle prime 11 non ne conta nessuna. Discorso a parte per Sicilia e Calabria, ai margini più per questioni economiche che politiche, considerando anche il grande flusso di sbarchi nelle coste delle due Regioni. Detto di Palermo e Catania, eccezioni dovute al fatto di essere grandi città, c’è poi Catanzaro al 41° posto, Trapani al 46°, Ragusa al 55°, Caltanissetta al 57° e Vibo Valentia al 61°. Le altre sono quasi in fondo: Crotone al 76°, Reggio e Messina 80° e 81°, Agrigento al 93°, Cosenza al 95° ed Enna al 100°

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