Ammettetelo. Ci avete pensato. E qualcuno, tra i numerosi commenti social – in cui c’è anche chi ha posto dei dubbi, giustamente – lo ha pure fatto notare. In riferimento alla rescissione improvvisa e clamorosa di Lumia con la Reggina, emerge una similitudine di una decina di anni fa. Esattamente il 2015. Portiere? Marco Ventrella. Per farla breve. Era la Serie D di Mimmo Praticò dopo l’era Foti e la ripartenza. Buona squadra, ma non ammazza-campionato. Per la porta arriva questo giovane dal Bari e per mister Cozza è il titolare.
Ne commise di errori, Ventrella, alla prima esperienza coi grandi, in una piazza ferita e incazzata – ma anche eccessivamente “troppo”, per la categoria – dopo aver visto 10 anni di Serie A. Alcuni di questi errori, tra cui uno a Siracusa – dove subì un gol da centrocampo – compromisero il cammino in campionato di una squadra che raggiunse la Serie C solo tramite ripescaggio (quarto posto sul campo e sconfitta in semifinale playoff). Piano piano, di settimana in settimana, di gara in gara, Ventrella fu messo ai margini, sostituito da altro portiere.
A fine stagione lasciò la Reggina e addirittura l’anno dopo si venne a sapere la sua decisione di smettere col calcio. Di lui ora si sono perse le tracce. Quell’anno, che lo avrebbe dovuto fare crescere, lo “bruciò”. Non resse le pressioni e le critiche della piazza, non fu probabilmente protetto a dovere dalla società, e alla fine mollò lentamente.
Ora, con Lumia non sappiamo come andrà a finire. Ufficialmente la sua volontà di lasciare è per motivi personali e familiari. A tanti, sui social, è venuto il dubbio che dietro ci siano altre motivazioni, anche in questo caso le tante critiche dopo il gol subito a Barcellona. Un errore, sì, ma non gravissimo, in complicità con la difesa. E comunque alla fine la Reggina ha vinto e l’errore ha un peso decisamente minore.
Nelle ultime ore alcuni siti hanno fatto nuovamente il nome del Siracusa. Lumia, dunque, potrebbe tornare in Sicilia, riavvicinandosi a casa, così come chiesto dal calciatore secondo la versione ufficiale del club. Quindi suffragando l’idea che sia realmente così. Ma è davvero una coincidenza strana che questa necessità di riavvicinarsi arrivi dopo due mesi da titolare, tutta la preparazione pre campionato, le partite di coppa e la bufera post esordio in campionato a Barcellona. E quel precedente di 10 anni fa, con gli stessi dirigenti nella società. Di certo, a prescindere dalle scelte personali, forse la vicenda poteva essere gestita meglio dalla società, anche nei giorni successivi. Finora, nella gestione dei calciatori, non è stata proprio impeccabile, considerando il caso Martinez ma non solo. Qualche “cazziata” di troppo pubblica anche ad under, calciatori fuori rosa, giovani acquistati e poi mandati via. E giustamente, dopo più di un anno con tanti annunci e pochi fatti, diventa anche complesso riuscire a dipanare i dubbi.