Reggina-Scafatese, i musi lunghi, i sediolini scomodi e i “calciatori-magazzinieri”: storia di un pomeriggio assurdo

La lettera di un tifoso della Reggina deluso: ha assistito al match contro la Scafatese e ha visto cose incredibili

StrettoWeb

Un lettore di StrettoWeb e tifoso della Reggina, che ha preferito rimanere anonimo, ha inviato una lettera alla nostra redazione per raccontare le sensazioni di quello che ha definito un “pomeriggio assurdo”. Il riferimento è al match di domenica al Granillo contro la Scafatese.

“Buon pomeriggio. Ho deciso di scrivervi dopo l’ennesima umiliazione subita dalla mia squadra. La scintilla si è accesa dopo lo scatto d’orgoglio avuto per l’articolo da voi pubblicato “Che fine hanno fatto i tifosi della Reggina?”. Me lo chiedo anch’io, pur non avendo avuto la forza – finora – di dire nulla. L’anno scorso più volte sono stato tentato di scrivervi, ma poi non l’ho fatto. Ho fatto l’abbonamento, ma a novembre è cominciato lo sconforto e non sono più andato allo stadio, tranne in due occasioni per portare i miei figli, che tanto ci tenevano. Quest’anno non l’ho fatto ma la curiosità era tanta, più forte di me, e questo nonostante anch’io ormai sia scettico e condivida il vostro pensiero (e infatti vi ho scritto)”. 

“Così domenica ho pagato il biglietto singolo (a questo punto, per fortuna che non ho fatto l’abbonamento) e sono andato a vedere Reggina-Scafatese. Ho assistito, in tutta onestà a un pomeriggio assurdo, dove ho visto cose incredibili. Mi sono seduto in Tribuna anche se prima, passando, è stato più forte di me: ho dovuto provare i nuovi seggiolini della Tribuna Vip. Risultato? Scomodissimi, oltre che stretti. Ricordo che in Vip si stava comodi, i sediolini erano morbidi, ma ora dopo i nuovi lavori sono rigidi come tutti gli altri. Perché”.

“Tralasciando questa piccola osservazione, è assurdo quanto accaduto a metà primo tempo. Praticamente si è sganciato un pezzo della rete dalla porta della Scafatese e il gioco si è fermato. Mi sarei aspettato un addetto pronto a ripararla, e invece c’è andato Forciniti. Si è fatto una corsa sfrenata in panchina, si è fatto dare il nastro, è salito sulle spalle di un compagno e l’ha aggiustata, per poi fare un’altra corsa e riportare il nastro. Assurdo! Va bene che siamo in Serie D, ma una scena del genere non l’ho vista neanche in Terza Categoria (e di campi ne ho frequentati). Non c’è un addetto? Perché non è intervenuto lui? Ho visto solo gran confusione.

In più ho notato un’altra cosa, che non mi tranquillizza affatto. Ero seduto vicino alla Vip e ogni tanto mi capitava di girarmi per guardare Bonanno e i calciatori che erano in Tribuna. C’erano Salandria, Provazza, Ingegneri, Perri, due su quattro addirittura titolari a Barcellona. Avevano sguardi tutt’altro che felici. Anzi, anche abbastanza incazzati. Non so se era un caso, se magari c’erano altre questioni, ma l’impressione che mi hanno dato è che non fossero affatto contenti. Considerando la gestione Martinez, e anche qualche sgridata pubblica a qualcuno di Pergolizzi, non vorrei che a breve lo spogliatoio possa esplodere. E saranno dolori. 31 calciatori in organico sono tanti, di difficile gestione per chiunque. Perché si è permesso questo? Perché si è andati a prendere ancora gente ben sapendo che la gestione poteva non essere semplice? Mi scuso per il lungo sfogo e grazie in anticipo nel caso pubblicherete questo mio pensiero”. 

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