Adesso è ufficiale. Come anticipato questa mattina in esclusiva su StrettoWeb, con una nota stampa, il sindaco Giuseppe Falcomatà e l’Amministrazione comunale di Reggio Calabria comunicano che è in via di pubblicazione un’ordinanza che prevede il rinvio dell’apertura delle scuole di ogni ordine e grado presenti sul territorio comunale. Si tornerà in classe soltanto a partire da giovedì 19 settembre 2024 anziché da lunedì 16 settembre, come previsto dal calendario ampiamente comunicato mesi fa dagli uffici preposti. Tutte le scuole di Reggio Calabria, quindi, rimarranno chiuse per altri tre giorni e apriranno per ultime in Calabria, a causa dei pasticci della stessa Amministrazione nell’organizzazione delle festività per la Madonna della Consolazione. E’ un provvedimento senza precedenti: mai nella storia per Festa di Madonna erano state chiuse le scuole.
A spiegare le ragioni della scelta è il Comune nella stessa nota stampa: “La decisione è stata assunta dall’Amministrazione sentiti informalmente alcuni dirigenti scolastici degli istituti comprensivi della Città, ed in relazione ad alcune richieste di posticipo dell’avvio delle attività didattiche che sono già formalmente pervenute all’Ente. Per consentire all’intera cittadinanza, ai bambini, ai ragazzi e alle famiglie di godere pienamente delle festività mariane, quest’anno previste fino alla mezzanotte del 17 di settembre, ed al fine di evitare sovrapposizioni o un eccessivo congestionamento del traffico veicolare per via delle strutture allestite per gli eventi previsti nel calendario dei festeggiamenti civili o delle celebrazioni religiose, l’Amministrazione comunale ha valutato l’opportunità di programmare l’apertura per giovedì 19 settembre. Una volta completate le procedure l’ordinanza sarà trasmessa alla Prefettura, all’Ufficio Scolastico regionale Ambito Territoriale di Reggio Calabria e pubblicata sull’albo pretorio e sul portale istituzionale dell’Ente”.
Insomma, il Comune fa un casino per la Festa, non ci sono le condizioni per aprire le scuole, e anziché dare priorità all’istruzione e rimediare risolvendo i problemi della cattiva gestione della Festa, spostando i concerti a piazza del Popolo, riaprendo le strade del centro, lo stesso Ente segue la soluzione più semplice: chiudere le scuole! Tanto che problema c’è, ormai somari sono e ancora più somari saranno! Per i ragazzini è più importante Fedez di latino o matematica: così è cresciuta questa classe dirigente e così cresce quelli che dovrebbero essere i propri figli, le eccellenze del futuro!
Otto giorni di chiusura del centro storico, gli allarmi ignorati per anni sul ponte di Sant’Anna e adesso gli interventi d’urgenza per evitare morti, e ancora le bancarelle a Pentimele e le giostre a Botteghelle con relative chiusure stradali: aprire anche le scuole era impossibile. E quando su StrettoWeb, tre giorni fa, il nostro direttore scriveva che sarebbe stata la “festa più brutta, problematica e pericolosa di sempre” qualcuno commentava che “non siete mai contenti“. Di cosa dovremmo essere contenti, di vivere nel terzo mondo in piena UE? Di vivere in una città fuori dalle logiche della civiltà e del decoro? Della normalità? Con un Sindaco che porta Fedez e chiude le scuole? Quali sono i messaggi che si danno ai giovani, costretti sempre più a fuggire altrove per realizzarsi in modo sano e virtuoso?
Particolarmente raccapricciante, infine, la chiosa conclusiva del comunicato stampa di Palazzo San Giorgio. Riportiamo testualmente: “Si precisa infine che la decisione di procrastinare l’avvio dell’anno scolastico riguarda esclusivamente la piena fruibilità degli eventi previsti nel calendario delle festività mariane e non ha nulla a che vedere con le verifiche di vulnerabilità statica e sismica degli edifici scolastici, come erroneamente e strumentalmente riportato su alcuni siti web“. Cari amministratori, se aveste chiuso le scuole per i problemi legati ai plessi chiusi per le verifiche di vulnerabilità sarebbe stato meno peggio. Avreste fatto comunque una brutta figura, ma meno grave. Chiuderle tutte per come voi stessi avete organizzato la Festa, tra l’altro sapendo che lunedì 16 dovevano iniziare le scuole, dovrebbe portarvi a dimissioni immediate. E ad una vergogna indelebile in eterno. Un’Amministrazione Comunale che per un’esibizione di un personaggio della bassezza di Fedez, che trasmette ai giovani disvalori e degrado, arriva a chiudere le scuole – il principale presidio di educazione, civiltà e formazione – è quanto di peggio potrebbe esserci per uno Stato civile, evoluto e democratico.
Benvenuti in Afghamatà, il Paese di Giufà in cui le scuole sono totalmente svilite da un’Amministrazione incapace di garantire la normalità.
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