Reggio Calabria, monta il caso Fedez. Un altro prete scrive al Sindaco: “disagio per scelta incoerente con principi e valori della nostra Festa”

Don Giovanni Gattuso, parroco della Parrocchia di San Nicola e Santa Maria della Neve di Cannavò ha inviato una lettera al sindaco sul caso Fedez

StrettoWeb

Monta il caso Fedez a Reggio Calabria. Dopo la dura presa di posizione di don Giovanni Zampaglione, adesso è un altro importante prelato, don Giovanni Gattuso, parroco della Parrocchia di San Nicola e Santa Maria della Neve di Cannavò, a scrivere una lettera pubblica inviata al Sindaco. L’oggetto è già molto chiaro: “espressione di dissenso sulla scelta degli eventi civili in occasione dei festeggiamenti della Beata Vergine Maria della Consolazione“.

“Egregio Signor Sindaco, Le scrivo in qualità di uomo, cristiano e sacerdote, sentendo il dovere di esprimere il mio dissenso sulla decisione di invitare l’artista Fedez nell’ambito dei festeggiamenti civili legati alla solenne celebrazione della Beata Vergine Maria della Consolazione, padrona della nostra amata città. Questa festività ha un significato profondo per la nostra comunità, rappresentando un momento di devozione, preghiera e riflessione spirituale. I fedeli si raccolgono attorno alla figura della Madonna cercando consolazione e forza nei momenti di difficoltà, e il clima di sacralità che accompagna tale evento è un elemento essenziale della tradizione secolare di Reggio Calabria”.

“Come uomo e sacerdote, avverto la necessità di esprimere il mio disagio per la scelta di un artista il cui stile e messaggi, per quanto legittimi nel contesto della libera espressione artistica, appaiono lontani dai valori che questa celebrazione incarna. Fedez, noto per il suo linguaggio provocatorio e le sue prese di posizione spesso divisive, rischia di compromettere l’armonia e la spiritualità di questo momento sacro, distruggendo la connessione profonda tra la comunità e la sua patrona”.

“Comprendo l’intento di attrarre un vasto pubblico e dare risalto ai festeggiamenti civili, ma credo che sia fondamentale mantenere una coerenza tra gli eventi proposti e il significato religioso della celebrazione. Per questo, chiedo all’Amministrazione un ripensamento sulla scelta dell’artista, valutando alternative che meglio riflettano il rispetto per la sensibilità dei fedeli e il carattere spirituale di questa solennità”.

“La nostra comunità ha bisogno di essere unita sotto il manto protettivo della Madonna della Consolazione, senza distrazioni o divisioni che possano compromettere la pace interiore e la serenità che questo momento dovrebbe offrire. Confido nella Sua sensibilità e nel Suo impegno nel voler ascoltare queste preoccupazioni, e resto a disposizione per un confronto sereno e costruttivo. Con gratitudine e stima”.

Condividi