Reggio Calabria, il Circolo “L’Agorà” e la “Passeggiata tra le stelle con Spiro Dalla Porta Xydias”

Alla conversazione hanno presenziato, in qualità di graditi ospiti, la giornalista e scrittrice Nadia Pastorcich e di Giuliano Dalla Porta Xidias (figlio di Spiro). Nel libro si raccontano le sue due grandi passioni, quella per il teatro e quella per la montagna. Queste alcune delle cifre che saranno state oggetto di analisi nel corso della conversazione organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà”

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Si è svolta nella giornata di venerdì 20 settembre la presentazione del saggio letterario “Passeggiata tra le stelle con Spiro Dalla Porta Xydias”, organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà”. Nel corso della conversazione si registrano le presenze dell’autrice Nadia Pastorcich e di Giuliano Dalla Porta Xidias (figlio di Spiro). Nadia Pastorcich, nasce a Trieste, giornalista e scrittrice, collabora con varie riviste e con il quotidiano il Piccolo, oltre a coltivare la passione per la fotografia. Fin da giovanissima cura i rapporti interpersonali con personalità di spicco a livello nazionale e internazionale, che la portano a raccogliere testimonianze e interviste e alla stesura del suo primo libro “Lelio Luttazzi e la settima arte”. Musicista, attore e regista” (Mgspress) e questa sua ultima fatica dedicata a Spiro Dalla Porta Xydias.

Il libro “Passeggiata tra le stelle con Spiro Dalla Porta Xydias” porta il lettore a fare una passeggiata tra le stelle attraversando un secolo della sua intensa e poliedrica vita, oltre a celebrare i 105 anni dalla sua nascita e 5 dalla scomparsa. Da Losanna a Marsiglia per arrivare a Trieste, toccando la parentesi lombarda, il libro racchiude ricordi e foto inediti raccolti dalla giovane autrice che ha avuto modo di conoscere e frequentare Spiro negli ultimi anni di vita. Nel libro si raccontano le sue due grandi passioni, quella per il teatro e quella per la montagna, che presero vita contemporaneamente come lui stesso testimonia: “Tutto iniziò nel ’42, quando cominciai ad arrampicare. Per anni praticai entrambe le discipline”. Determinante quindi il segno da lui lasciato nel panorama teatrale italiano. Fu tra i fondatori del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, collaborando con nomi che ancora oggi ricordiamo: Lea Padovani, Gian Maria Volonté, Paola Borboni, Franco Enriquez, Edgardo Siroli, come il libro racconta nel capitolo L’amore per il teatro.

La terza parte è intitolata “Una vita per la montagna”, altra sua grande passione, in particolare l’amata Val Rosandra conosciuta grazie al suo insegnante Giani Stuparich. Nella sua lunga carriera di alpinista ha aperto 107 nuove vie, condividendo questa sua passione con altri famosi alpinisti, tra i quali Bianca Di Beaco, Walter Bonatti, Sergio De Infanti, Mauro Corona. Questa passeggiata tra le stelle si conclude con uno sguardo verso l’alto, un’ascesa in punta di piedi verso l’infinito. Queste alcune delle cifre che sono state oggetto di analisi nel corso della giornata di studi, organizzata dal sodalizio culturale reggino, che ha registrato le presenze, in qualità di graditi ospiti, dell’autrice Nadia Pastorcich e di Giuliano Dalla Porta Xidias (figlio di Spiro), che nel corso della giornata di studi ne hanno ricordato le doti umani ed artistiche. La conversazione, organizzata dal sodalizio culturale reggino, sarà disponibile, sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, a far data da venerdì 20 settembre.

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