Reggio Calabria: tensione in Commissione sul Ponte Sant’Anna, il Comune prova a rassicurare ma non convince e i dubbi restano

Reggio Calabria, la caduta di calcinacci dal Ponte di Sant’Anna è stata al centro della riunione della Commissione "Controllo e garanzia"

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StrettoWeb

La caduta di calcinacci dal Ponte di Sant’Anna a Reggio Calabria è stata al centro della riunione della Commissione “Controllo e garanzia”, presieduta da Massimo Ripepi. Il crollo del materiale ha causato, in questi giorni, rallentamenti al traffico con conseguenti disagi alla viabilità. L’assessore Costantino, audito in Commissione, ha spiegato che “il Ponte è stato realizzato nel 1965 con tecniche ormai superate. Segnalo che non c’è un cedimento strutturale dell’opera ma un’usura superficiale. In sostanza, quello che è avvenuto al Ponte Sant’Anna può avvenire in tutte le infrastrutture in giro per l’Italia. Intanto – rassicura- siamo al lavoro per le operazioni più urgenti ed entro domani sarà riaperto. Io credo che, da qui a 20 anni, dobbiamo immaginare di sostituire il Ponte in quanto va rivisto in un contesto più ampio di mobilità della città”.

Ripepi: “comportamenti schizofrenici”

“Dopo tre anni di denunce, interrogazioni, incontri e segnalazioni, emerge soltanto oggi lo scandalo in Commissione Controllo e Garanzia rispetto alla questione del Ponte Sant’Anna: è venuto fuori, infatti, che l’infrastruttura è stata estromessa dal Piano Triennale delle Opere Pubbliche e, ad oggi, ancora non è stato fatto il progetto di fattibilità tecnico-economica necessario per poter reintegrare l’infrastruttura nel piano per la riqualificazione”, ha esordito così il Presidente della IX Commissione, Massimo Ripepi, che questa mattina ha audito l’Assessore ai Lavori Pubblici e Grandi Opere, Ing. Franco Costantino, e il Dirigente del relativo Settore, Arch. Bruno Doldo, sull’emergenza che sta affrontando la città negli ultimi giorni – “Ancora dubbi, incertezze e nessuno che sappia dire se questo ponte è sicuro oppure no! E mentre la sicurezza dei cittadini viene lasciata al caso, abbiamo scoperto che si erano avviate anche le procedure per effettuare i carotaggi, nell’ottobre del 2023, intervento che però è morto sul nascere in quanto non si è mai proseguito con l’affidamento dei lavori: se non è il Ponte a crollare, certamente questa Amministrazione perde pezzi da tutte le parti”, rimarca.

“Ancora una volta, l’Amministrazione non ha saputo rispondere chiaramente ai nostri interrogativi e non sono emerse altro che discrasie: da una parte, gli Assessori e i Dirigenti ci parlano di massima priorità e di interventi urgenti, riconoscendo che nessuno può escludere il rischio di crollo del ponte; dall’altra, si scopre che questa infrastruttura è stata incredibilmente estromessa dal Piano Triennale delle Opere Pubbliche! È inconcepibile: come può un’opera così pericolosa non essere inserita tra le priorità? La risposta è semplice e drammatica: manca addirittura il progetto di fattibilità tecnico-economica per intervenire, quindi non c’è mai stato un vero piano per mettere in sicurezza il ponte”, ha continuato Ripepi.

“Ma non è tutto! Nel mese di ottobre del 2023 era partito il progetto con l’intenzione di fare i carotaggi per verificare lo stato della struttura, ma inspiegabilmente l’intervento si è fermato senza alcuna giustificazione e senza neppure l’assegnazione dell’incarico! Oggi, a distanza di mesi, non abbiamo ancora un’idea precisa della gravità delle lesioni strutturali e la città continua a vivere nel terrore che da un momento all’altro possa verificarsi una tragedia”, ha spiegato Ripepi. “L’Amministrazione Falcomatà riconferma dunque la sua totale incapacità nel pianificare e prevenire i disastri. Lo ripeto da anni e oggi i fatti parlano chiaro: non si tratta più di allarmismo, ma di realtà. Ci hanno accusato di esagerare, di creare panico, ma la verità è che siamo stati gli unici a mettere in guardia la città dal pericolo imminente. Siamo stati ignorati e derisi, e ora siamo costretti a pagare il prezzo dell’incompetenza di chi governa”, spiega.

“Oggi, in Commissione Controllo e Garanzia, non hanno tardato ad arrivare le classiche giustificazioni e le invane rassicurazioni da parte di un’Amministrazione che è la prima a non avere certezze sulla sicurezza e la stabilità del Ponte” – ha puntualizzato Ripepi – “Per questo, abbiamo ulteriormente messo sotto pressione gli Assessori e i Dirigenti, ma il danno è fatto. Non ci fermeremo finché non avremo ottenuto tutte le spiegazioni necessarie e finché non vedremo finalmente un piano concreto per la messa in sicurezza del ponte.”

“La città è stanca di subire. Ogni giorno che passa senza una soluzione è un giorno in più in cui migliaia di cittadini rischiano la vita attraversando o passando sotto quel ponte malandato. Questa Amministrazione deve assumersi le proprie responsabilità. Non è più tollerabile che si risponda solo a catastrofe avvenuta, lasciando che i problemi crescano fino a diventare insormontabili. Questo scaricabarile di responsabilità e ancora questo lavarsi le mani alla Ponzio Pilato, ci fa rabbrividire rispetto alla tragedia che potrebbe conseguire da questa vicenda. È ora che il Sindaco Falcomatà e la sua giunta diano conto del loro operato, o meglio del loro immobilismo criminale”, sottolinea Ripepi. “La Commissione Controllo e Garanzia si è infine conclusa con la rassicurazione da parte dell’Assessore e del Consigliere Barreca che tra due giorni sarà liberata la strada e resa nuovamente accessibile la sottovia: gli interventi effettuati però riguarderanno soltanto il restyling della parte esteriore e non comprenderanno interventi di tipo strutturale. In ogni caso, continueremo a vigilare senza sosta e a mantenere alta la pressione sull’Amministrazione affinché la sicurezza dei cittadini venga finalmente messa al primo posto. Non accetteremo più promesse vuote e ritardi ingiustificabili: ora servono fatti concreti e immediati”, conclude Ripepi.

“Perchè non c’è nel piano triennale delle opere pubbliche”?

Rammento che questa amministrazione ha dimenticato addirittura di inserire l’opera nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche, approvato lo scorso aprile. Ma perchè? Come mai? Oltretutto non è normale il ritardo del disciplinare degli incarichi, da anni si discute della stessa cosa senza risposte”, è quanto afferma Angela Marcianò.

La risposta di Costantino a Marcianò

L’assessore Costantino risponde ad Angela Marcianò sul piano delle opere pubbliche triennale: “non c’è un progetto sul Ponte, cosa avremmo dovuto mettere? Stiamo valutando sul da farsi, l’amministrazione non è ferma”.

Gli altri interventi

Il consigliere Franco Barreca ha informato la Commissione che si sta lavorando per eliminare le parti esterne danneggiate del Ponte. Per il consigliere Caridi i “problemi all’infrastruttura durano da anni, adesso basta giustificazioni”. Per il consigliere Demetrio Marino è “indispensabile che l’amministrazione valuti quali infrastrutture devono essere attenzionate oltre il Ponte Sant’Anna”. Per il consigliere Maiolino le “inadempienze non sono colpa dell’attuale assessore, c’è un problema chiaro di sicurezza, il settore lavori pubblici si attivi subito”.

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