Sono giorni che abbiamo definito “movimentati” (ad essere buoni) per le tifoserie siciliane, soprattutto per le grandi piazze di Serie B e C. Non per niente il Messina si è beccato un’altra multa. E ormai non si contano più, considerando che la società ha ormai “pagato l’abbonamento” da inizio stagione. Il Giudice Sportivo ha inflitto 500 euro di ammenda, dopo il match infrasettimanale a Latina, “per fatti violenti e contrari alle norme in materia di ordine e di sicurezza commessi dai suoi sostenitori, consistiti nell’aver: lanciato, al 50° minuto della gara, un fumogeno nel recinto di gioco, senza conseguenze; danneggiato la saldatura del cancello di accesso alla parte inferiore dell’impalcatura del Settore Ospiti”.
Fatti meno gravi, e multa più bassa, per il Catania. “Solo” 200 euro, dopo la gara contro l’Audace Cerignola, “per avere i suoi sostenitori (50% circa), posizionati nel Settore Curva Nord, intonato, al 77° minuto della gara, un coro offensivo e insultante nei confronti dei tifosi di un’altra squadra avversaria, ripetuto per due volte”.
La situazione più grave, però, ha visto protagonista la tifoseria del Palermo. Ieri, nel corso della sfida di Coppa Italia a Napoli, fumogeni in campo e lancio ripetuto di petardi. Non è mancata la tensione e un po’ di paura, con l’arbitro costretto a posticipare l’inizio del secondo tempo. Per questo sono stati fermati tre tifosi rosanero: stavano provando ad entrare nel settore ospiti dello stadio Maradona con dei petardi. I soggetti sono stati condotti presso gli Uffici della Questura al fine di valutare la loro posizione. In corso di identificazione anche i responsabili dell’esplosione di petardi – avvenuto tra il settore ospiti e la Curva A – che ha ritardato l’inizio del secondo tempo della gara.