La toppa peggiore del buco. In casi come questi sarebbe consigliabile il silenzio. Che è anche troppo poco, per la gravità della situazione. Servirebbe scusarsi e trovare soluzioni in tempi rapidi. Oppure gettare la spugna. Ma sono passate settimane e nulla è cambiato. Il riferimento è alla vergognosa situazione dell’Acr Messina e all’ennesima umiliazione rifilata ai giovanotti dell’Under 15, la cui partita del weekend contro il Trapani è durata appena un minuto, dopo “l’infortunio” a un calciatore che ne ha compromesso il prosieguo. Motivo? La selezione giovanile peloritana si era presentata in campo con sette giocatori. Un fatto simile era avvenuto due settimane fa, sempre nell’indifferenza generale.
La lettera del Garante Giovanni Amante
Questa volta però, oltre alla stampa e ai tifosi imbufaliti sui social, sulla questione è intervenuto il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza Giovanni Amante, mediante una lettera aperta indirizzata a Sciotto, al Sindaco Basile e ai Consiglieri.“Apprendo oggi dalla stampa sportiva messinese – si legge – che la nostra rappresentanza under 15 della gloriosa ACR Messina, per la seconda volta in questa stagione sportiva, si è presentata in numero inadeguato per affrontare la gara, con il conseguente e spiacevole risultato che ha portato i nostri ragazzi a doversi ritirare dal campo di gioco. Non avrei mai pensato di dover scrivere una lettera per una situazione del genere e lungi da me entrare in terreni che non mi appartengono, ma quando ci sono ragazzi, non posso fare finta di nulla e mi corre l’obbligo di intervenire”.
“Gentile Presidente, Le chiedo di fare in modo che i nostri giovani sportivi, legati alla gloriosa maglia dell’ACR Messina, siano tenuti in grande considerazione dalla Sua Società e che gli sia data l’attenzione che meritano. In campo si scende per giocare e gareggiare ad armi pari e il risultato deve essere, ovviamente, la risultante dell’impegno dei ragazzi. Però, trovarsi a competere in una situazione di netta inferiorità numerica non è il giusto modo di fare sport”.
“Io sono un sostenitore dello sport e di tutte le Associazioni sportive che ogni giorno si impegnano per dare ai ragazzi opportunità di aggregazione e di crescita nella pratica sportiva, che è sicuramente una componente importante e fondamentale della vita dei nostri ragazzi. Spero che quanto accaduto in questi due episodi, sia solo un brutto ricordo e che non dobbiamo più confrontarci su queste tematiche. Mi aspetto dalla Società che dirige che ci sia la massima attenzione nei confronti dei nostri ragazzi, ci aiuti nel compito bellissimo di essere educatori e sostenitori dei nostri ragazzi”.
“Forza Messina! È il grido che tutti i messinesi abbiamo più volte gridato. Dia dignità ai Suoi Atleti, sono figli della nostra città e sono certo che Lei raccoglierà la mia richiesta. Su certe tematiche NON ci possono essere colori o divisioni, dobbiamo rimanere uniti. Io La ringrazio in anticipo, sono certo che le cose cambieranno. Voglia gradire i miei rispettosi saluti e gli auguri per un anno sportivo ricco di soddisfazioni, orientato alla crescita umana e sportiva dei nostri ragazzi”.
L’incredibile risposta della società
Non si è fatta attendere la replica della società. Che è assurda. Sia per l’intervento in sé che per le motivazioni. “La circostanza che 5 nostri giovani calciatori provenienti da fuori provincia, avessero dimenticato di portare con sé i documenti di identità, e l’inattesa assenza di due nostri ragazzi per via dell’influenza, ci ha indotto a schierare i giocatori a nostra disposizione contro il Trapani. Il clamore mediatico, alimentato attraverso i social, di questa situazione duole in primo luogo a noi che ci prendiamo cura di questi ragazzi e certamente non fa bene agli stessi giovani calciatori”, le parole del responsabile del settore giovanile Piero Russo. Una risposta che non ha bisogno di commenti. Non solo umiliazioni per i ragazzi. Ora la colpa sarebbe pure loro, che avrebbero dimenticato i documenti. Guarda caso. Incredibile…