Aeroporto di Reggio Calabria, come funziona il transito in auto: arrivano le prime multe, tutte le INFO UTILI ai cittadini

Aeroporto di Reggio Calabria, finalmente dopo decenni di anarchia è stato attivato un sistema che regolamenta i transiti automobilistici nell'area aeroportuale. I cittadini che non lo hanno rispettato stanno ricevendo le prime multe

ingresso aeroporto dello stretto
StrettoWeb

Finalmente il far west è finito. Adesso anche all’Aeroporto di Reggio Calabria ci sono regole da rispettare. Stiamo parlando dei transiti in auto nell’area aeroportuale, fino a poche settimane fa lasciate all’anarchia più totale con gravi ripercussioni sulla viabilità della zona e con pesanti disagi per passeggeri e viaggiatori. Ebbene, la nuova virtuosa gestione della SACAL che ha portato tantissimi nuovi voli e rilanciato lo scalo su livelli mai raggiunti in precedenza, sta ammodernando anche l’aerostazione e finalmente – per la prima volta nella storia – ha regolamentato gli accessi delle autovetture.

Il sistema è ampiamente illustrato dai cartelli stradali appositamente predisposti in loco. Sfuggono, però, all’attenzione di tanti reggini che da anni, decenni, intere generazioni, erano abituati ad entrare nell’area aeroportuale e rimanere in attesa dell’amico o parente per venti, trenta, quaranta minuti, lasciando l’auto così, dove capitava. Ecco perchè adesso stanno ricevendo le prime multe.

Il nuovo regolamento prevede l’ingresso con l’apertura di un passaggio a livello e l’automatico telerilevamento della targa. Il transito è consentito liberamente per 10 minuti. Se si rimane dentro l’area aeroportuale per più di 10 minuti, si riceve la multa. Sacrosanta.

Ovviamente nessuna multa per chi, una volta entrato in Aeroporto, entra ulteriormente nell’area di sosta e paga il biglietto. I primi 40 minuti costano appena 1 euro, ma la macchina si può lasciare qui anche giorni e giorni (a prezzi molto economici a dire il vero, un giorno 9 euro, tre giorni solo 25 euro, sette giorni appena 49 euro, in nessun aeroporto d’Italia sono così bassi!) per viaggiare in autonomia, senza la tribale usanza tipicamente reggina di dover per forza farsi prendere/accompagnare da qualcuno.

Nella fotogallery scorrevole a corredo dell’articolo, le immagini con i cartelloni e i regolamenti dettagliati.

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