Alta Velocità in Calabria, qualcuno ancora propone il tracciato Praia-Tarsia. E c’è chi si arrabbia: “è stato bocciato”

Alta Velocità, la rabbia di Orsa Calabria contro chi ancora - e ciclicamente - propone il tracciato Praia-Tarsia: "la politica campanilistica oggi non paga"

StrettoWeb

“E’ bene non abbassare la guardia quando in gioco ci sono gli interessi del territorio, in questo caso quello dell’intero sistema ferroviario calabrese con la realizzazione dell’Alta Velocità Ferroviaria. L’OrSA Calabria ha più volte ribadito che non avrebbe voluto ritornare sul tema perché considerato cosa chiusa. Invece nonostante le assicurazioni pervenute a più riprese da parte di fonti ministeriali, più segnatamente da parte del Ministro Salvini, da alcuni territori si continua a pressare affinché il tracciato della linea ferrata, ossia l’itinerario litoraneo, quello da anni da noi sostenuto, assuma un’altra proiezione, quella che da Praia si proietta a Tarsia, da qui verso Cosenza per poi riscendere a Lamezia Terme e quindi Reggio Calabria”. Comincia così la nota di OrSA Calabria in merito al tracciato Praia-Tarsia dell’Alta Velocità in Calabria, che qualcuno continua a proporre nonostante sia già stato bocciato.

“Premesso che come ORSA Confederale Calabria ci stiamo battendo da almeno tre anni, a volte in assoluta solitudine, affinché gli interessi non siano limitati a un solo territorio, non comprendiamo perché, ancora oggi e ciclicamente, leggiamo sulla stampa, anche a carattere nazionale, comunicati firmati da esponenti politici e amministratori che propinano il tracciato via Cosenza. Quest’ultimo infatti è stato bocciato per i costi economici dispendiosi, per un sensibile aumento del CO2 che andrebbe a confliggere con la politica ambientale e, dulcis in fundo, per la durata dei tempi di percorrenza che si allungherebbe in maniera tale da apportare un danno ai territori della provincia di Catanzaro, di Reggio Calabria nonché dell’intera fascia jonica con ricadute negative anche per la Sicilia”, precisa il sindacato.

“La politica campanilista anni ’70 oggi non paga più”

“La nostra tesi, quindi, basata sullo studio gratuito fatto da eminenti tecnici e docenti del settore trasportistico e in piena sintonia con quanto ribadito dal Prof. Francesco Russo, è stata suffragata dal progetto di fattibilità economica e tecnica reso pubblico dal Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti. Ci auguriamo di non dover ritornare più nella suddetta “querelle” ma piuttosto che si insista tutti insieme, affinché le opere vengano al più presto appaltate con l’inizio dei lavori nei vari lotti programmati. La politica campanilistica, molto in voga negli anni ’70, oggi non paga, provocando piuttosto solo danni e ritardi all’interesse dell’intera collettività, in questo caso, all’intera Calabria”, si chiude la nota firmata da Vincenzo Rogolino, Segretario Generale OrSA Calabria.

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