Agrigento, incendio deposito rifiuti ed esalazioni tossiche: 3 arresti, scoperto spaccato di criminalità

I Carabinieri di Agrigento hanno arrestato 3 persone ritenute responsabili dell'incendio presso la ditta Omnia s.r.l.

StrettoWeb

Tre arresti ad Agrigento effettuati, nelle ultime ore, dai Carabinieri del Reparto Operativo e del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Agrigento. In manette tre persone residenti a Licata e Ravanusa per numerosi gravi reati di estorsione, furto pluriaggravato, incendio doloso e inquinamento ambientale. Uno dei soggetti tratti in arresto è anche indagato per tentato omicidio ai danni di un cittadino extracomunitario senza fissa dimora.

Due degli arrestati sono autori in concorso con altri dell’incendio doloso ai danni della ditta Omnia s.r.l. con sede a Licata, verificatosi il 20 gennaio 2024, che ha causato, secondo le misurazioni effettuate nell’immediatezza dall’Arpa Sicilia, una grave compromissione dell’aria per la diffusione di sostanze altamente tossiche in percentuali di gran lunga superiore a quelle tollerate dalle norme e dalle linee guida internazionali in tema di inquinamento atmosferico. Oltre ai tre arrestati sono indagate altre 11 persone.

Le indagini dei Carabinieri, svolte avvalendosi di intercettazioni telefoniche ed ambientali protrattesi per circa 10 mesi, hanno consentito di disegnare uno spaccato di micro e macro criminalità in un ambito sociale di emarginazione e degrado nel territorio di Licata ma soprattutto dei centri di Ravanusa e Campobello di Licata, con riflessi sui comuni vicini.

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