Asp Reggio, Nuccio Azzarà: “Pd chiede le dimissioni altrui per gli stessi motivi per cui dovrebbero essere chieste a Falcomatà”

Asp Reggio Calabria: le parole del noto sindacalista reggino, Nuccio Azzarà

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Quando viene meno l’onestà intellettuale e si dimostra che per fare politica bisogna essere come il santo che è di marmo e non suda. Mette a disagio chi possiede un briciolo di coscienza critica la notizia attinente al fatto che il sindaco chieda le dimissioni altrui per le stesse motivazioni per le quali potrebbero essere chieste per lui, per cose ben più gravi“. E’ quanto afferma tramite un post su facebook il noto sindacalista reggino, Nuccio Azzarà.

“Addirittura, se mettessimo all’interno di un elaboratore elettronico pregi ( pochissimi ) e difetti ( tantissimi ) evidenziati da entrambe le parti nell’esercizio dei diversi ruoli, chi oggi, si fa promotore e richiede con severità le dimissioni della D.ssa Di Furia, avrebbe ben altre e più profonde responsabilità, dovendosi ricordare, peraltro, che da ben 10 anni è la massima autorità sanitaria sul territorio”.

“Ne ho visti Direttori Generali e Commissari Straordinari nominati nel tempo dal cdx e dal csx ed in tutta onestà non è che quelli appollaiati dalla sx o dal PD siano stati miglior degli altri. Essere e fare opposizione, contestando l’operato altrui, si sa, è “arte leggera”, diventa “mission impossible” , innaturale, ingenerosa, però, allorquando contestualmente si governa e per lo più male, dimostrando su larga scala la stessa tipologia di supponenza, presunzione e mediocrità di quanti si criticano e si invitano a “fare le valige”. “Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio?” Mi viene da chiedere: ma dove eravate, in quali faccende vi attardavate, quando sui posti di lavoro, negli ospedali e sul territorio si facevano durissime battaglie per la difesa del diritto alla salute?”.

“Ricordo che quando alla Regione a Governare eravate voi, siete stati contemporaneamente sordi, ciechi, muti, distratti e assenti quanto e più di quelli che oggi navigano issando sul ponte di comando “bandiera bianca”. Su quante segnalazioni, denunce, ritardi, misfatti, reati, inadempienze, inadeguatezze siete stati formalmente informati, e “quando potevate” non avete voluto prendere decisioni e provvedimenti che avrebbero potuto salvare la sanità Reggina e Calabrese, ristabilendo, altresì, il rispetto delle regole e della legalità. Tutti avete abbandonato sul campo gli uomini migliori, falcidiati da minacce, intimidazioni, isolamento e querele”.

“Durante la mia esperienza sindacale nell’ambito del comparto sanitario, “Ho visto cose che voi umani”… e sulle quali sfiderei chiunque in un pubblico “singolar tenzone”, meglio per voi tacere se non volete tracimare nel ridicolo, dimostrando che di fatto il viso della politica ha la stessa sembianza e consistenza del famoso materiale lavorato dai calzolai. Tacete, Troppo è il dolore, troppe le morti lungo il percorso di una politica insipiente”.

“Infine, per amore di verità ED ONESTÀ INTELLETTUALE, è giusto che dica che se l’uno ( il Sindaco ) e se l’altra ( il Commissario ) dovessero decidere di recarsi velocemente alla Stazione Centrale per salire sul primo ITALO in partenza, con al seguito i dovuti bagagli, nessuno li rimpiangerebbe”.

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