La Procura della Repubblica di Lamezia Terme ha aperto un fascicolo di indagine in relazione alla Voragine apertasi nei giorni scorsi sulla statale 280 nel territorio lametino, durante una fase di maltempo. Lo scrive la Gazzetta del Sud. L’indagine, sostanzialmente un atto dovuto visto quello che è accaduto, mira a stabilire se nel cedimento della sede stradale vi possano essere delle responsabilità. I tecnici incaricati dalla Procura hanno già effettuato sopralluoghi e rilievi sul posto e adesso i magistrati dovranno cercare di chiarire se la Voragine sia stata solo una conseguenza dell’ondata di maltempo o se vi siano anche delle responsabilità.
L’indagine della Procura di Lamezia Terme, diretta da Salvatore Curcio, oltre che sulla Voragine che si è aperta sulla Statale 280 dei Due Mari riguarda anche il crollo di un ponte a Maida e di un’abitazione a San Pietro a Maida. Secondo quanto appreso dall’ANSA, si tratterà di un atto dovuto come accade in questi casi, per appurare eventuali responsabilità. Intanto, tecnici e operai dell’Anas sono al lavoro h24 per cercare di riaprire al più presto il tratto interessato, chiuso dal giorno dell’ondata di maltempo che ha imperversato nella notte tra il 20 e il 21 ottobre scorsi.
Lavori che attualmente interessano il risanamento della base su cui poggia la strada. Si attende dunque di capire come si evolverà la situazione per cercare di rimanere nei tempi indicati (giovedì o venerdì) per l’apertura di almeno un tratto della Statale che è di grande rilevanza nei collegamenti della parte centrale della Calabria collegando Lamezia Terme a Catanzaro e quindi la fascia tirrenica con quella ionica.