Dati rubati, Milani (FdI): “punire chi doveva controllare. Quadro allarmante, rafforzare i sistemi di controllo”

Hacker: le dichiarazioni del deputato di Fratelli d'Italia Massimo Milani

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Dopo il caso del finanziere Raffaele Striano e dei dossier alla procura nazionale antimafia, il furto alle banche dati per confezionare dossier illegali è un altro attacco alla privacy di politici, imprenditori e personaggi in vista. Una sicurezza minata da un malfunzionamento evidentemente colposo della macchina di controllo delle banche dati. Serpico è la banca dati delle movimentazioni economiche e finanziarie. Violando tale sistema si accede alla intera attività privata delle persone dossierate, dai conti correnti ai pagamenti elettronici. Scopriamo che questa ‘banda’ operava da anni per fini di lucro ma anche per operazioni politiche come sarebbe già emerso nelle operazioni del finanziere Striano che utilizzava i dati raccolti per operazioni politiche. Un quadro decisamente allarmante ai limiti del sovversivo mettendo in pericolo e in condizioni di non sicurezza tutto l’apparato dello Stato“. Lo dichiara in una nota il deputato di Fratelli d’Italia Massimo Milani.

“Di certo chi doveva controllare, deve essere punito come prevede la legge. C’è un’indagine in corso, ma – conclude – quel che è certo è che bisogna rafforzare i sistemi di controllo e monitorare tutti coloro che a vario titolo hanno il compito di controllare l’intero apparato informatico di sicurezza”.

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