Elezioni USA, che cos’è l’October surprise? Il ‘terremoto’ che dal 1980 stravolge il voto americano

Scopriamo che cos'è l'October surprise, la tanto temuta 'sorpresa di ottobre' che dal 1980 stravolge le elezioni USA

StrettoWeb

Chi ha paura dell’October surprise? No, non stiamo parlando di uno scherzo di Halloween ma di un evento che, a partire dagli anni 80, finisce sempre per influire fortemente sull’esito del voto americano. Chissà cosa ne pensano Donald Trump e Kamala Harris. Con l’avvicinarsi delle elezioni USA, c’è chi ha pensato che l’October surprise potesse essere collegata alle devastazioni dell’uragano Milton; chi invece pensa a un’escalation della guerra in Medio Oriente con l’Iran protagonista (e protagonista anche di molte October Surprise, ma ci arriveremo…); o magari un nuovo attentato alla vita di uno dei due candidati come già accaduto per Trump negli scorsi mesi di luglio e settembre.

Quando nasce l’October Surprise?

La formula è entrata nel linguaggio politico americano nel 1980, quando durante la campagna elettorale di Ronald Regan, venne espresso il timore che l’allora presidente Jimmy Carter, in difficoltà nei sondaggi, potesse ribaltare la situazione con una “October surprise” (termine coniato da Bill Casey, manager della campagna repubblicana, ndr), ovvero la possibilità di ottenere il rilascio dei 52 americani ostaggio nell’ambasciata USA a Teheran poco prima del voto.

La liberazione non avvenne prima dell’election day ma Regan giurò comunque da presidente, tanto da convincere molti che la vera October surprise l’avesse generata il candidato repubblicano riuscendo a convincere l’Iran a non rilasciare gli ostaggi prima del voto.

La questione fu anche oggetto di un’inchiesta della Camera che concluse, solo nel 1993, che “non vi erano poche o credibili prove di comunicazioni tra la campagna di Reagan nel 1980 e il governo dell’Iran“. Ma il biografo del presidente repubblicano, Max Boot, ha poi scovato nuovi documenti sui movimenti di Casey e i successivi contatti tra l’amministrazione Reagan e l’Iran che sosterrebbero la tesi della collusione in modo “sostanziale e credibile, anche se ancora circostanziale“.

Le altre October surprise nel voto americano

Un’altra October Surprise importante riguarda l’election day del 1992 con il presidente George H. Bush che fronteggiava il giovane governatore dell’Arkansas, Bill Clinton. Nel venerdì che precedeva il voto, l’ex ministro della Difesa di Reagan, Caspar Weinberger, fu incriminato per aver tentato di insabbiare la vicenda Iran-Contras, uno scandalo che tra il 1985-86 aveva coinvolto diversi esponenti dell’amministrazione repubblicani, accusati di vendere in segreto armi all’Iran, violando l’embargo, per poter finanziare le forze che si battevano contro il governo sandinista in Nicaragua.

Nell’incriminazione di Weinberg si specificava che Bush, che allora era il vice presidente di Reagan, fosse al corrente di quanto stesse accadendo. La notizia divenne di dominio pubblico nel weekend pre-elettorale e spense le già flebili speranze di vittoria di Bush.

Otto anni dopo un altro Bush, il figlio George W., fu investito, ad una settimana dal voto, da un’altra pericolosa rivelazione a sorpresa, con cui si rendeva noto che il candidato alla presidenza 24 anni prima era stato fermato in Maine per guida in stato di ebbrezza. L’allora governatore del Texas ammise di aver avuto problemi con l’alcol da giovane e disse di non averlo mai detto prima perché si vergognava di fronte alle sue figlie.

Il suo stratega principale Karl Rove in seguito ammise che queste rivelazioni costarono il voto popolare e cinque stati al repubblicano che vinse la Casa Bianca solo con l’intervento della Corte Suprema che, con un voto a maggioranza 5 a 4, gli conferì, per 537 voti, la vittoria in Florida, bloccando i diversi riconteggi che – secondo stime indipendenti diffuse nei mesi successivi – avrebbero invece dato la vittoria al democratico Al Gore.

La November surprise

Quattro anni dopo la sorpresa non arrivò ad ottobre ma ritardò di un mesetto presentandosi a novembre. Osama Bin Laden rivendicò in un video gli attacchi dell’11 settembre minacciando gli USA. Evento che, secondo John Kerrey, candidato democratico dell’epoca, risultò decisivo ai fini della sua sconfitta (di misura) contro Bush che, cavalcando l’argomento, ottenne un ritorno importante in termini di popolarità.

La sorpresa economica

Nel 2008, Barack Obama, primo presidente afroamericano nella storia USA, ottenne la Casa Bianca mentre si stava consumando un’October Surprise di stampo economico. Nella settimana dal 6 al 10 ottobre, la crisi finanziaria dell’autunno 2008 mise a dura prova i mercati e le risposte dell’amministrazione Bush (così come quelle del candidato repubblicano John McCain) apparirono deboli all’elettorato spianando la strada ad Obama.

L’ultima October surprise

L’ultima October surprise relativa alle elezioni USA riguarda il 2016. Hillary Clinton era in vantaggio sui sondaggi ma la riapertura dell’indagine (precedentemente chiusa a luglio) sulle e-mail incriminate dell’ex first lady, annunciata il 28 ottobre a pochi giorni dal voto, gettò delle ombre sulla candidata democratica favorendo il sorpasso a sorpresa di Donald Trump.

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