“Mancano sei giorni alle elezioni americane del prossimo 5 novembre e secondo le ultime rielaborazioni, Kamala Harris ha ‘staccato’ Donald Trump per quanto riguarda i paid media, ossia negli investimenti pubblicitari su tv, radio e device digitali, di almeno 100 milioni di dollari“. Lo rileva Klaus Davi che ha analizzato i dati forniti dai due partiti americani contrapposti.
“La Harris è partita fortissimo ad agosto – come testimoniato da Time – quando ha investito circa 50 milioni di dollari in pubblicità digitale, di cui 20 all’interno dei social media gestiti da Meta Facebook e Instagram e oltre 30 mln per le inserzioni Google. Trump tra agosto e settembre invece si è fermato a 16,8 mln per quanto riguarda gli investimenti sul piccolo schermo“.
La tendenza è proseguita anche nei mesi successivi anche se Trump si è rifatto sotto nelle ultime settimane antecedenti all’Election day. “Stando ad alcune ricerche alla fine delle elezioni il 30% del totale dei fondi a disposizione dei due candidati sarà destinato ai paid media. Secondo The Washington post Harris avrebbe pianificato ulteriori investimenti pubblicitari tra il 5 settembre e il 5 novembre per un totale di 370 milioni di dollari, di cui 170 in televisione e 200 nel digitale/piccolo schermo. Trump invece anche in questo caso sarebbe stato più prudente con poco più di 300 milioni di dollari in totale.
Inoltre, secondo un’analisi effettuata da Wesleyan Media Project, fonte di riferimento della pubblicità politica negli Stati Uniti, nelle due settimane comprese tra il 23 settembre e il 6 ottobre scorsi Harris avrebbe speso 41.4 mln di dollari nel radiotelevisivo, 13.6 sui social Meta e 35.3 in inserzioni Google. Nello stesso periodo il tycoon avrebbe investito 25.16 mln nel radiotelevisivo, 2.1 su Meta e 13.4 su Google, riavvicinandosi dal punto di vista delle percentuali totali di spesa soprattutto grazie alle pubblicità in televisione che continua a risultare in aumento. Sui social invece non c’è mai stata partita: ha dominato la Harris”, ha dichiarato Klaus Davi.