Il flop della Reggina di Ballarino e le vittorie di Viola e Domotek: la rivincita dei vituperati “imprenditori reggini”

Mentre la Reggina di Ballarino arranca, Viola e Domotek portano in alto il nome della città: basket e volley ripartono grazie agli imprenditori reggini

StrettoWeb

Di Consolato Cicciù e Mirko Spadaro – Qualche settimana fa ci chiedevamo, su StrettoWeb, che fine avessero fatto i tifosi della Reggina, quelli che contestavano in Serie A e che oggi si fanno passare sopra qualsiasi evento, risultato, fatto, dichiarazione, umiliazione. La risposta ce la siamo dati da soli. Oggi invece ci chiediamo – anche un po’ ironicamente – dove sono gli imprenditori di Reggio Calabria? Ironicamente, sì, perché a questa domanda abbiamo sempre pronta – da un anno a questa parte – la risposta degli avvoltoi. Sono quelli del “ringraziamo Ballarino perché senza di lui il calcio in città sarebbe finito. Non volete lui? E chi se la prende? Non c’è la fila, non c’era nessuno e non c’è nessuno”.

Balla. Colossale. Una delle più grandi fake recenti che orbitano intorno all’ambiente amaranto. Una bugia clamorosa frutto della narrazione di chi da un anno racconta alla città che Falcomatà e Brunetti sono i migliori amministratori del Mondo, dell’Universo intero, e che Ballarino è un gigante rispetto Berlusconi e Florentino Perez messi insieme. Non è vero che non c’era nessuno. E lo sappiamo. Non è vero che non ci sarà mai nessuno. E lo sappiamo anche questo. Ma c’è a chi conviene dire così e non sappiamo, francamente, il perché, anche a dispetto di umiliazioni come quelle dell’ultimo anno.

Per dimostrare che gli imprenditori di Reggio Calabria c’erano basterebbe riavvolgere il nastro a poco più di un anno fa, guardando semplicemente i fatti. Cioè i partecipanti al bando del Comune con tanto di assegni e documenti, ampiamente pubblicati su StrettoWeb. Inutile, dite, considerando che già gli avvoltoi hanno la risposta pronta? E allora, senza scomodare il passato, fermiamoci al presente, a chi ha deciso di mollare gli investimenti sulla Reggina per investire su altri sport, con risultati a dir poco eccellenti.

Reggina-Acireale Ballarino e Versace
Foto di Salvatore Dato / StrettoWeb

Quanto stiamo vedendo con Basket e Volley ne è la conferma piena, reale, concreta, evidente, senza troppe chiacchiere, opinioni e propaganda. Dove sono gli imprenditori di Reggio Calabria? Stanno mettendo le basi affinché la città torni a contare nello sport, dopo che sono stati respinti dall’Amministrazione Falcomatà dall’ambiente Reggina affinché potessero mettere i loro compari.

MyEnergy è stata cacciata dall’investimento sulla Reggina in malo modo, da quella cattiva politica che ora non prova vergogna nel vedere distrutto un simbolo in città. Ne aveva di idee, MyEnergy, e le aveva anche spiegate in quel business plan che è stato trattato come la peggiore carta igienica esistente sul mercato. C’erano anche altri soci, tutti di Reggio, tutti supportati da un colosso multimiliardario, capace di raggiungere risultati importanti nel calcio senza lasciare un euro di debito (alla Ternana).

E il Volley? Beh, c’è la Domotek, serissima azienda che ha investito tanto come sponsor principale di una realtà che ha raggiunto la Serie A a suon di record e che ha già vinto ieri all’esordio. Anche in questo caso, a capo ci sono persone di Reggio, serie e appassionate, che hanno volontà e determinazione nell’investire nello sport in città, raccogliendo sponsor importanti e soprattutto seri.

Il Volley da Serie A: Domotek e la famiglia Polimeni

Mentre il calcio manca ormai da troppo tempo dai palcoscenici più importanti ai quali, in una piazza calda e blasonata come quella di Reggio Calabria, dovrebbe appartenere di diritto, la ‘A’ nella categoria ritorna in riva allo Stretto grazie alla pallavolo. La Domotek Volley Reggio Calabria, giovanissima società nata dal sogno del mister e founder Antonio Polimeni, è riuscita in una sola stagione a centrare la promozione al termine di un anno entusiasmante fatto di sole vittorie in regular season e del trionfo al secondo turno dei Playoff.

Foto di Fortunato Serranò / Domotek Volley Reggio Calabria

Un’impresa sostenuta da Domotek S.r.l., azienda reggina nata dall’unione delle competenze e delle sinergie di specialisti impegnati da anni nel settore della produzione energetica da fonti rinnovabili e del risparmio energetico. Un binomio vincente che ha riportato in alto il volley reggino dove mancava da 38 anni. Un impegno, quello di Domotek, non solo relativo al risultato sportivo ma utile anche per le giovani generazioni che possono approcciarsi alla pallavolo sognando di vestire la maglia amaranto in Serie A.

Foto di Salvatore Dato / StrettoWeb

Missione condivisa con il resto della dirigenza, fatta da professionisti reggini, dal già citato mister Antonio Polimeni al presidente Giuseppe Polimeni, dall’avvocato Marco Tullio Martino (direttore generale) alla vicepresidente Teresa Vazzana, da Cesare Pellegrino (ex pallavolista, ora direttore sportivo) al team manager Mirko Crucitti e la restante parte dei quadri dirigenziali. Volontà confermata nella magica presentazione presso l’Altafiumara Resort, importante realtà reggina sponsor della squadra di pallavolo che ospiterà le squadre di tutta Italia che arriveranno a Reggio Calabria come avversarie della Domotek.

Il mito Viola: il presidente Laganà con MyEnergy e Redel

Altro grande esempio di professionalità reggine al servizio dello sport sul territorio è senza dubbio quello legato alla Viola. Il mito neroarancio è risorto dalle sue ceneri, come la Fenice sulla bandiera sventolata da Tommaso Buffon al PalaCalafiore, grazie all’aiuto di Carmelo Laganà, stimato professionista in ambito sanitario che, insieme all’aiuto del Supporter Trust ha riportato la Viola fino alla Serie B Nazionale. Un girone nordista, complesso e sciagurato nell’idea di far giocare Reggio Calabria a San Vendemiano e zone limitrofe, ha contribuito a una retrocessione che ha colpito, casualmente, anche Capo d’OrlandoRagusa, le altre due ‘vittime’ del Sud.

Foto di Salvatore Dato / StrettoWeb

Una mazzata per qualsiasi proprietà. Ma non per il presidente Laganà che è ripartito con ancora più ambizione affiancandosi a MyEnergy, azienda che opera in ambito green e che ha investito non solo nello sport ma anche nel territorio di Reggio Calabria grazie alla particolare attenzione di Antonio Praticò, direttore commerciale di MyEnergy, ribattezzato affettuosamente ‘Totò di Saline’ per le sue origini di Saline Joniche, durante la trattativa per rilevare la Reggina poi bloccata dalle geniali menti di Palazzo San Giorgio.

Dopo una splendida stagione nella quale la Viola, da 4-5ª forza alla vigilia del campionato, è arrivata 3ª in regular season alle spalle delle corazzate Capo d’Orlando (battuta in trasferta) e Ragusa (portata a un folle overtime in cui sembrava Golden State, sempre in trasferta), entrambe salite di categoria a fine anno, fermandosi al primo turno dei Playoff. La Viola è stata competitiva, ha entusiasmato il pubblico riportando oltre 2.500 persone al palazzetto, e se l’è giocata alla pari con le migliori fino all’ultimo respiro, nonostante i nuovi sponsor non avessero ancora potuto portare nuova linfa in quanto si sono dirottati sul basket dopo il rifiuto del Comune sulla Reggina, a stagione già iniziata.

Ben altra storia quest’anno, in cui tutto è iniziato per tempo. Per la stagione 2024-2025, infatti, Redel, azienda reggina che si occupa di progettazione, costruzione e manutenzione di reti elettriche per la trasmissione di energia e reti per la trasmissione dati in fibra ottica, oltre che di energie rinnovabili e impianti tecnologici, si è inserita come Title Sponsor mentre MyEnergy è rimasta comunque fra i principali gli sponsor neroarancio. L’impegno della famiglia Barreca ha aiutato la dirigenza della Viola a costruire una squadra che parte con l’etichetta di favorita, insieme a Piazza Armerina (a marchio Decò), per la promozione. La stagione è iniziata al meglio: 8 punti in quattro partite, tutte vincenti e dominate, e già un +4 in classifica su Piazza Armerina che ha fatto due passi falsi.

Segnali che a Reggio Calabria, con l’orgoglio reggino che ci contraddistingue, l’impegno e una visione sana e lungimirante di progetti e obiettivi da perseguire, lo sport può tornare grande in tutte le sue forme. Una risposta a chi dice che di imprenditori non ce n’erano e non ce ne sono. Ci sono, esistono, non sono entità astratte, vanno solo aiutate, coccolate, supportate. Non di certo cacciate in malo modo o trattate come l’attuale politica sta trattando Ballarino, dopo averlo scelto, sfidandolo per il marchio per poi presentarsi davanti con il sorrisetto ipocrita di chi pensa di prendere in giro la gente. Che ormai ha capito, ha sgamato tutti coloro che per molto tempo hanno mandato avanti una narrazione fasulla. Le forze di Reggio Calabria avrebbero potuto unirsi, lo possono fare tutt’ora. Nella storia, in tutti gli sport, hanno dimostrato di saperci fare e anche ad alti livelli. E anche questi sono fatti. Incontrovertibili.

Foto di Salvatore Dato / StrettoWeb
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