Giovane disperso in Aspromonte, è riuscito a mettersi in contatto con i soccorsi con il GPS

Il giovane, di 30 anni, si è perso in un'area impervia del Parco nazionale dell'Aspromonte

StrettoWeb

Le squadre territoriali dei vigili del fuoco di Bianco e Gambarie e gli specialisti del Saf provenienti dal comando provinciale di Reggio Calabria stanno cercando un ragazzo che risulta smarrito nei pressi del lago Costantino, che si trova nel territorio del Comune di San Luca. Il giovane, di cui non si conosce l’età, si è perso in un’area impervia del Parco nazionale dell’Aspromonte. L’allarme sembra sia stato lanciato dalla madre del ragazzo, avventuratosi da solo per un’escursione. La donna, messasi in contatto con la sala operativa dei vigili del fuoco, ha raccontato di aver sentito telefonicamente il figlio il quale dovrebbe essere in buone condizioni di salute.

Almeno questo è quanto sostiene la madre che ha ricevuto una telefonata dal figlio perché in difficoltà a ritrovare il sentiero del ritorno. Per le ricerche si è alzato in volo l’elicottero dei vigili del fuoco del nucleo di Lamezia Terme, che sta già sorvolando l’area per individuare il ragazzo. Sul posto ci sono anche i carabinieri forestali. La squadra Speleo alpino fluviale dei vigili del fuoco di Reggio Calabria e la squadra territoriale di Bianco hanno ricevuto le coordinate dell’ultima posizione dell’escursionista disperso e stanno cercando di raggiungere l’area indicata percorrendo un tragitto accidentato e fruibile solo ai fuoristrada.

AGGIORNAMENTO

A parte qualche escoriazione, è stato trovato sano e salvo l’uomo disperso da oggi pomeriggio in Aspromonte, nei pressi del lago Costantino. Lo hanno comunicato i vigili del fuoco che da alcune ore lo stavano cercando. L’uomo, un trentenne originario della provincia di Messina, si era avventurato da solo per un’escursione quando ha perso l’equilibrio ed è scivolato in un dirupo perdendo lo zaino. Fortunatamente aveva con sé un GPS professionale con il quale è riuscito a chattare e a inviare la posizione ai genitori che si trovavano a Messina.

Questi ultimi, giunti a Reggio, hanno seguito le varie fasi del soccorso dalla centrale operativa dei vigili del fuoco. Grazie al GPS, l’uomo è riuscito a raggiungere un sentiero e poi, notando i lampeggianti dei soccorsi, si è portato in una zona più sicura dove è stato raggiunto dai soccorritori che lo stanno accompagnando a Melito Porto Salvo.

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