Incendio bus a San Roberto, la solidarietà della minoranza di Villa: “atto vile e criminale”

i Consiglieri Comunali di Minoranza di Villa San Giovanni esprimono solidarietà per l'incendio allo scuolabus di San Roberto

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“L’atto vile e criminale subito dalla comunità San Robertese deve essere respinto con forza e determinazione perché non possiamo consentire che la mano criminale di sconosciuti possa fermare un percorso di crescita sociale ancor prima di un servizio fondamentale per le famiglie di quella comunità che giornalmente godevano di questa attività”. Così in una nota i Consiglieri Comunali di Minoranza di Villa San Giovanni Marco Santoro, Filippo Lucisano, Daniele Siclari, Stefani Calderone, Domenico De Marco.

“Nell’augurarci che i criminali che si sono resi protagonisti di questo gesto squallido, vengano presto individuati grazie al lavoro delle forze dell’ordine, è altrettanto doveroso stringersi accanto al mondo associazionistico ed all’amministrazione comunale di San Roberto ed a tutte le famiglie colpite da questo attentato, perché le stesse non si sentano mai sole, ma, possano farsi forza grazie alla consapevolezza che non finiremo mai di rinnegare e combattere queste situazioni di vera arretratezza culturale che devono essere respinte con azioni concrete che vanno oltre l’ azione preventiva e di controllo degli organi competenti”.

“In tal senso, l’attentato non colpisce solo le associazioni coinvolte e la comunità di San Roberto, ma, ognuno di noi, ogni singolo cittadino e amministratore comunale che, facendo sentite la propria voce e dimostrando solidarietà e ripudio verso simili gesti, intende allontanare sempre di più una mentalità criminale che non deve e non può rappresentare il modo di vivere civile dei nostri territori”.

“In tal senso, nella qualità di Consiglieri di Minoranza del Comune di Villa San Giovanni, siamo pronti ad essere presenti e supportare qualsiasi iniziativa che la comunità di San Roberto, con l’amministrazione in primis, intende attuare quale segno di protesta e di ribellione verso un modus operandi che deve essere sconfitto del quale non possiamo, e, soprattutto non dobbiamo abituarci”, concludono.

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