Incendio nei cantieri del nuovo ospedale della Sibaritide, indagini in corso

Le fiamme, che hanno sviluppato un'alta colonna di fumo nero visibile anche a molta distanza, sono state domate dai vigili del fuoco

StrettoWeb

Un incendio, la cui natura è al vaglio dei carabinieri, si è sviluppato stamane nei cantieri del nuovo ospedale della Sibaritide in contrada Insiti a Corigliano Rossano. Non si registrano danni alle persone. Dai primi accertamenti effettuati, sembrerebbe che a prendere fuoco sia stato il vano contenente il materiale dell’impiantistica del nuovo presidio ospedaliero in costruzione.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Corigliano Rossano e i carabinieri del Reparto territoriale della città dell’Alto Ionio Cosentino. Le fiamme, che hanno sviluppato un’alta colonna di fumo nero visibile anche a molta distanza, sono state domate dai vigili del fuoco. Al momento non si conosce l’entità dei danni provocati dal rogo.

Le parole di Straface

“Ci auguriamo che l’incendio registrato nella tarda mattinata di oggi (lunedì 28 ottobre) nel cantiere dell’Ospedale della Sibaritide, a contrada Insisti di Corigliano-Rossano, non abbia una matrice dolosa. In tal caso ci troveremmo di fronte ad un fatto di gravità assoluta perché qui si sta lavorando senza sosta per realizzare finalmente un presidio sanitario territoriale e regionale di elevata qualità“. È quanto dichiara Pasqualina Straface, presidente della terza commissione sanità del Consiglio Regionale, recatasi subito sul posto, incontrando e confrontandosi con l’ingegnere Domenico Gerardo Petrone, project manager dell’impresa D’Agostino, concessionaria per il nuovo ospedale.

“Il cantiere era e resta in assoluta sicurezza – aggiunge il consigliere regionale, ringraziando tutti i dipendenti della D’Agostino che si sono subito prodigati per evitare il peggio. “Con 120 unità impiegate, l’area di cantiere è subito ritornata a pieno regime – rassicura la Straface, augurandosi che le indagini che partiranno sapranno fare presto massima chiarezza. In ogni caso – aggiunge – nessuno potrà fermare la realizzazione di questa opera storica e strategica per migliorare la risposta sanitaria e la garanzia del fondamentale diritto alla salute. Per fortuna – è emerso nel confronto con l’ingegnere Petrone – non si registrano danni a persone, risultando limitati quelli materiali”.

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