Si è appena concluso allo stadio San Siro di Milano il Derby d’Italia più bello della storia: l’Inter di Simone Inzaghi e la Juventus di Thiago Motta hanno dato uno spettacolo straordinario, all’altezza della grandezza di due allenatori di questo livello e di due squadre che puntano a contendersi non solo lo scudetto ma anche ad essere competitive fino in fondo in Champions League. E’ stata una partita bellissima: mai un Derby d’Italia era finito 4-4, ed era dal 1961 – ben 63 anni fa – che in questa partita non venivano segnati otto gol.
Ma oltre il risultato, è stata una partita davvero mozzafiato per tutto: il contesto, la coreografia, il pubblico, il livello del calcio, i continui ribaltamenti di fronte nell’andamento della partita e nel risultato. Non avranno certo alcun rimpianto i 75.056 spettatori che hanno gremito gli spalti di San Siro segnando un valore eccezionale di incasso: 7 milioni e 614 mila euro. Sono appena 300 spettatori in meno del derby Inter-Milan di un mese fa, quando la cifra dell’incasso era stata maggiore di appena 12 mila euro. In un mese, prima e seconda partita per record di incassi di tutta la storia della serie A. A testimonianza dell’interesse enorme che c’è ancora nei confronti delle big del nostro campionato.
La partita
L’Inter entra in campo e domina per un quarto d’ora, finché non va in vantaggio con un rigore (sacrosanto) di Zielinski al 15°, ma la Juve la ribalta con Vlahovic al 20° e Weah al 27°. L’Inter non accusa il colpo e Mkhitaryan pareggia al 35°: la Juve va in bambola e l’Inter passa sul 3-2 con un altro rigore (altrettanto netto) realizzato sempre da Zielinski. Il secondo tempo inizia di nuovo con un netto predominio dell’Inter concretizzato dal gol di Dumfries al 53°. Per un quarto d’ora i nerazzurri sembrano in assoluto controllo, sfiorano addirittura il 5-2 almeno quattro volte, di cui tre clamorose, e a venti minuti dalla fine nulla lascia pensare che la Juve riesca ad uscire da San Siro con un risultato positivo, ma evidentemente nessuno ha fatto i conti con Yıldız, il 19enne turco ancora a secco quest’anno che ad un certo punto decide di salire in cattedra e la pareggia praticamente da solo con una doppietta tra 71° e 82° minuto. Soltanto nel finale le due squadre sembrano accontentarsi di un punto che in classifica fa bene ad entrambe. La Juve mantiene l’imbattibilità stagionale in campionato, l’Inter rimane seconda da sola e ha avuto dal campo la conferma di essere nettamente superiore all’avversaria.
La nuova classifica
Adesso l’Inter è seconda a -4 dal Napoli di Conte (e la squadra di Inzaghi ha già giocato con Juve, Milan, Atalanta, Roma, Udinese e Torino, adesso avrà un calendario molto più facile rispetto a tutte le altre big), la Juve è terza a -5 con un punto di vantaggio su Atalanta, Lazio e Udinese. Il Milan insegue a -3 dalla Juve, ma con una partita da recuperare. Particolarmente curioso che la Juventus abbia subito 4 gol dall’Inter in 90 minuti dopo che nelle prime 8 partite di campionato soltanto una volta la porta bianconera era stata violata (dal Cagliari nell’1-1 del 6 ottobre).
Finalmente un vero Derby d’Italia anche per gli azzurri in campo
In campo da titolari ben 7 italiani: Bastoni, Barella e Dimarco nell’Inter, Di Gregorio, Cambiaso, Locatelli e Fagioli nella Juve. E nel secondo tempo sono entrati in campo per l’Inter Frattesi e Darmian, per la Juve Savona e Gatti. Sarà contento Luciano Spalletti: guai a dire che l’Italia non abbia calciatori di alto livello.