La maglia Arcobaleno splende sul lago di Como. Non ci sono più parole per descrivere cosa sta facendo Tadej Pogacar nel ciclismo moderno. A 75 anni di distanza dall’impresa di Fausto Coppi, che nel 1949 aveva chiuso l’anno della doppietta Giro-Tour (prima nella storia) con il poker consecutivo al Lombardia, Pogacar eguaglia l’impresa del grande campione azzurro.
Dopo i trionfi a Bergamo nel 2021 e 2023, lo sloveno bissa la vittoria del 2022 a Como portandosi a casa anche l’edizione 2024. La maglia iridata da Campione del Mondo arriva solitaria al traguardo dopo una fuga lunga 48.4 km. Pogacar stacca tutti a 6.5 km dalla vetta della Colma di Sormano, momento clou della Classica delle Foglie Morte.
Una coltellata alla corsa. Dopo 2 km di salita ha 34″ di vantaggio, a 3 km dalla vetta sono 45″, a 2 km diventano 48″ e 1’30” su Ciccone, Pellizzari, Storer, Sivakov e Adria, a 1 km sono 52″ e 1’50”. In vetta alla Colma di Sormano, a quota 1121 metri, Pogacar passa con 1’08” su Evenepoel, Mas e Van Eetvelt, e 1’51” sugli inseguitori. Al termine della corsa i distacchi sono di 3’16” sul due volte olimpionico Remco Evenepoel e di 4’30” sull’ottimo scalatore italiano Giulio Ciccone.
Pogacar chiude un anno strepitoso con 57 giorni di gara e 25 successi. Ha vinto tutte le corse alle quali ha partecipato tranne la Milano-Sanremo (3°), il GP Quebec (7°) e la Tre Valli Varesine annullata per maltempo. Una stagione nella quale spiccano il successo al Giro d’Italia (debutto con 6 tappe vinte) e il terzo trionfo al Tour de France (altre 6 tappe vinte), una doppietta leggendaria.