Israele attacca basi Unifil con soldati italiani, feriti caschi blu: la ricostruzione

Attacco di Israele a basi Unifil in Libano, all'interno presenti anche soldati italiano: rimasti feriti 2 caschi blu

StrettoWeb

Israele ha preso di mira e colpito tre basi della missione Unifil schierata nel sud del Libano. La notizia è stata confermata all’ANSA da Andrea Tenenti, portavoce della missione Onu di cui fanno parte un migliaio di italiani. Due basi sono italiane e la terza è il quartier generale della missione.

Secondo fonti dell’intelligence militare libanese, Israele avrebbe aperto il fuoco contro la base UNP 1-31 sulla collina di Labbune, nell’area di responsabilità del contingente italiano. Secondo le fonti locali, dopo che un drone israeliano ha ripetutamente sorvolato la base, i colpi israeliani hanno preso di mira l’ingresso del bunker nel quale sono presenti i soldati italiani. Nell’attacco sarebbero stati danneggiati i sistemi di comunicazione tra la base e il comando Unifil a Naqura.

Ci sarebbero almeno 2 feriti tra i caschi blu di nazionalità indonesiana. I due militari sarebbero rimasti feriti dopo che un carro armato israeliano avrebbe sparato contro una torretta di osservazione della base.

La reazione del ministro Crosetto

Il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha incontrato l’ambasciatore israeliano nella sede del Ministero, in via XX Settembre. L’incontro è stato deciso successivamente all’attacco israeliano al quartier generale Unifil.

Questi incidenti sono intollerabili, devono essere accuratamente e decisamente evitati. – ha dichiarato Crosetto – Per tali motivi ho protestato con il mio omologo israeliano e con l’ambasciatore di Israele in Italia. Stamane ho trasmesso una comunicazione formale alle Nazioni Unite per ribadire l’inaccettabilità di quanto sta accadendo nel Sud del Libano e per assicurare la piena e costruttiva collaborazione dell’Italia a tutte le iniziative militari volte a favorire una de-escalation della situazione e il ripristino del diritto internazionale. La sicurezza dei militari italiani schierati in Libano rimane una priorità assoluta per me e per tutto il governo italiano, affinchè i paecekeeper italiani continuino la loro opera di mediazione e di sostegno alla Pace e alla stabilità del Libano e dell’intera regione“.

Ieri, in serata, militari regolari dell’Idf avevano neutralizzato alcuni componenti del sistema di video sorveglianza presso la base 1-31, il sistema di illuminazione e un ripetitore radio presso la base 1-32A con il tiro di armi portatili. Stamattina, poi, alcuni colpi di armi portatili hanno colpito l’interno della base 1-31, su cui è seguito il sorvolo di un drone. La situazione è attualmente sotto controllo, il personale è in sicurezza“, ha aggiunto il ministro dell Difesa Guido Crosetto.

Ho contattato il ministro della Difesa Israeliano, Yoav Gallant, per protestare con lui e ricordargli in modo fermo che quanto sta avvenendo nei pressi delle basi italiane di Unifil nel Sud del Libano e, in generale, verso il contingente Unifil a partire dagli spari contro il quartier generale di Unifil è, per me e per il governo italiano, inaccettabile. Anche se ho ricevuto garanzie sulla massima attenzione alla sicurezza del personale militare ho ribadito che deve essere scongiurato ogni possibile errore che possa mettere a rischio i soldati, italiani e di Unifil“, così il ministro della Difesa Guido Crosetto.

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