Messina: 15 anni fa l’alluvione di Giampilieri che provocò 37 morti | FOTO

Sono trascorsi 15 anni da quel 1° ottobre del 2009, una tremenda alluvione a Messina provocò 37 morti a Giampilieri

alluvione giampilieri
StrettoWeb

Fu una vera e propria strage, un giorno di terrore per la provincia di Messina. L’1 ottobre del 2009, di 15 anni fa, successe l’impensabile ed il maltempo, oltre che l’incuria ed il dissesto idrogeologico, provocò ben 37 morti. Giampilieri Superiore, Giampilieri Marina, Scaletta Zanclea, Altolia, Molino, Santo Stefano Briga, Santo Stefano Superiore e Pezzolo sono i luoghi che più degli altri hanno dovuto sopportare le conseguenze di un’alluvione tremenda.

I nomi di chi morì nell’alluvione

Ricordiamo i nomi di coloro che persero la vita: Monica Balascuta, Carmela Maria Barbera, Santi Bellomo, Carmela Cacciola, Giuseppa Calogero, Concetta Cannistraci, Roberto Carullo, Luigi Costa, Ketty De Francesco, Elena De Luca, Francesco De Luca, Ilaria De Luca, Agnese Falgetano, Letterio Laganà, Maria Li Causi, Francesco Lonia, Lorenzo Lonia, Teresa Macina, Leo Maugeri, Christian Maugeri, Letterio Maugeri, Francesca Micali, Simone Neri, Carmela Olivieri, Katia Panarello, Santina Porcino, Maria Restuccia, Carmelo Ricciardello, Martino Scibilia, Bartolo Sciliberto, Maria Letizia Scionti, Salvatore Scionti, Alessandro Sturiale, Onofrio Sturiale, Giuseppe Tonante, Salvatore Zagami. E poi, c’è anche una trentasettesima vittima “non identificata”.

Il ricordo di Siracusano

“Sono passati 15 anni dalla drammatica alluvione che il primo ottobre del 2009 devastò la costa ionica messinese. Un bilancio atroce che sconvolse la Sicilia e l’Italia intera: 37 morti, 6 dispersi, 95 feriti, più di mille sfollati. Intere frazioni spazzate vie da fango e detriti, famiglie distrutte, luoghi stupendi per sempre segnati da quella immane tragedia. La città di Messina non dimentica i suoi angeli, non dimentica i bambini, i ragazzi, le tante vite spezzate. Oggi ricordiamo le vittime di quel disastro, manifestando sincera vicinanza alle famiglie e alle comunità così violentemente colpite”. Così Matilde Siracusano, sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento e deputata messinese di Forza Italia.

De Luca: “ferita aperta”

“Quel primo ottobre 2009 è una giornata che nessuno di noi può dimenticare. Un nubifragio devastante colpì la Sicilia orientale, provocando frane, esondazioni e allagamenti che cambiarono per sempre le vite degli abitanti di Giampilieri, Molino, Altolia, Briga, Pezzolo, Santa Marina, Scaletta Zanclea e Itala. Quella tragedia costò la vita a 37 persone, un dolore ancora vivo, una ferita che non si è mai chiusa. Oggi, in aula al Parlamento siciliano, ho voluto chiedere un minuto di silenzio e raccoglimento per onorare la memoria delle vittime. Un gesto semplice, ma doveroso“. Così il leader di Sud chiama Nord, Cateno De Luca.Non possiamo e non dobbiamo dimenticare. La politica, però, deve fare la propria parte – aggiunge – quando si parla di tutela e messa in sicurezza del territorio. Solo poche settimane fa, il ministro della Protezione Civile, Nello Musumeci, dopo gli eventi alluvionali in Emilia Romagna, ha dichiarato che ‘è finito il tempo in cui lo Stato dava risorse a tutti per tutto. Fatevi l’assicurazione’. Dalla politica, però, i cittadini si aspettano ben altro: risposte concrete e tutele reali. Il territorio, soprattutto quello messinese, ha già messo in evidenza le sue fragilità troppe volte. E allora, per evitare che tragedie come quella del 2009 si ripetano, è necessario un impegno serio e concreto da parte della politica, che deve destinare risorse adeguate. È troppo facile dire ai cittadini di assicurarsi: serve prevenzione, non abbandono”.

Il ricordo del coordinamento di Forza Italia

“Sono passati 15 anni dall’alluvione di Giampilieri e ricordiamo anche Scaletta, Altolia, Molino, Pezzolo, Ponte Schiavo e Briga Marina. Una tragedia di vite umane senza tempo”. Così il coordinamento di Forza Italia a Messina, nell’anniversario della catastrofe di pioggia, fango e frane che ha strappato la vita di 37 messinesi e oltre 2mila persone evacuate. 

“Vogliamo essere vicini alle famiglie, nel ricordo dei loro cari, ma anche ricordare con quanta fatica, abnegazione e impegno si sono ricostruite quelle comunità: ragazzi, ragazze, famiglie e anziani orgogliosi di voler tornare a vivere in quei luoghi e che hanno voluto ricostruire vita e futuro lì”, conclude il coordinamento cittadino degli azzurri.

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