“Negli ultimi anni si sta configurando una vera e propria rivoluzione per il sistema trasportistico su rotaia che coinvolgerà sia la riviera jonica che la valle Alcantara. Nello specifico, si sta costruendo il nuovo raddoppio ferroviario tra Giampilieri e Fiumefreddo (unica parte ancora a binario singolo tra Messina e Catania) ed è in corso il ripristino di un primo lotto dell’Alcantara – Randazzo fino alle Gole Alcantara/Motta Camastra, pronto entro il 2026″. Così in una nota Davide Tricomi, Vice Presidente dell’Associazione Ferrovia Valle Alcantara – F.V.A.
“Il tracciato storico, oggetto del raddoppio, verrà riconvertito ad altri usi, nello specifico tra le stazioni di Letojanni (che sarà connessa al nuovo tracciato con una bretella di collegamento) e l’attuale stazione di Alcantara; questa preservazione si rende necessaria per via del ripristino della tratta ferrata della valle Alcantara, che necessiterà del collegamento al resto della rete ammodernata mediante la sopracitata bretella”, si legge ancora.
“In ottica di questo nuovo assetto infrastrutturale, il vecchio tracciato oltre alla destinazione d’uso “turistica” (con treni storici e/o turistici), potrebbe trovare una seconda vita come metropolitana leggera tramite l’implementazione di alcune fermate intermedie in alcune località strategiche: Spisone, Funivia, Isolabella, San Giovanni, Schisò (allo svincolo autostradale) e Recanati, oltre naturalmente al mantenimento della fermata nella stazione di Taormina-Giardini Naxos. Questo sistema di trasporto aiuterebbe a decongestionare il traffico in alcune zone critiche (es. Isola Bella), i marciapiedi di fermata si potrebbero costruire in legno, sistema già collaudato alla fermata “Tempio di Vulcano” nella valle dei Templi di Agrigento e che sarà costruito anche per la futura nuova fermata alle Gole Alcantara, riducendo l’impatto ambientale”, continua Tricomi.
“Il nuovo tracciato a doppio binario sarà pronto intorno al 2030, ma crediamo che i tempi iniziano ad essere maturi affinché la politica locale cominci a valutare le opportunità di utilizzo del tratto Letojanni-Alcantara/Motta Camastra una volta che entrerà in esercizio il nuovo tracciato, pianificando il tutto in sinergia fra i comuni interessati, l’Ente Parco Fluviale dell’Alcantara e la Regione e capire come individuare le risorse sia per la costruzione delle fermate che per i costi di esercizio”, si chiude la nota.