Modifica dello statuto dell’IRSSEC, Ventura: “quel bancomat chiamato greco di Calabria”

Modifica dello statuto dell'IRSSEC, Ventura: "quel bancomat chiamato greco di Calabria". L’attuale presidente della Fondazione è da oltre un anno Antonino Spirlì

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Il 2 ottobre il Consiglio della Regione Calabria con Deliberazione n.316 la modifica allo Statuto della Fondazione ex IRSSEC, la quale è oggi conosciuta come “Istituto Regionale per la Comunità Greca di Calabria”. La modifica all’art.8 comma 3 porta un’indennità al Presidente della Fondazione, nominato dal Presidente della Giunta Regionale, una indennità annua di cinquantamila euro. L’attuale presidente della Fondazione è da oltre un anno Antonino Spirlì, ex presidente regionale facente funzioni, a cui da alcuni mesi è stato diagnosticato un cancro.

“A partire dal 2021 ho iniziato a dare organicità agli studi ed alle esperienze vissute nell’ambito della minoranza linguistica greca di Calabria, questa modifica allo Statuto dell’ex IRSSEC ha tutto il sapore amaro di una sconfitta. Siamo innanzi a quella che appare a tutti gli effetti come una legge ad personam – spiega Francesco VenturaDelle tre fondazioni istituite dalla L.R. Calabria n.15/2003, solo quella greca è stata modificata, senza che si possa intravedere alle spalle di tale scelta una minima traccia di programmazione e politica linguistica minoritaria. Il tutto illogicamente prima di una sempre più annunciata modifica alla Legge Regionale stessa, della quale però nulla è trapelato nei riguardi delle comunità interessate, le quali sono escluse da questo dialogo istituzionale“.

La relazione del consigliere Pasqualina Straface, la cui Commissione ha approvato in tempi record il celerissimo iter con cui tale modifica è giunta a settembre dall’assemblea di luglio al COREMIL, pone l’accento sulla dotazione di quasi mezzo milione di euro, che giace inutilizzata da un ventennio in quello che avrebbe dovuto essere l’organo preposto al coordinamento delle politiche linguistiche per una minoranza ormai ridotta a lumicino. Si teme che tale modifica avrà il solo effetto di erodere tale tesoretto in sterili gettoni di presenza e rimborsi spese.

“La Corte dei Conti ricorda periodicamente nelle sue relazioni come il sistema delle Fondazioni pubbliche non sia economicamente sostenibile e che lo stesso consenta una gestione delle risorse assegnate in maniera poco regolamentata e responsabilizzata, nonostante esse basino la propria attività su un utilizzo di risorse pubbliche – conclude Ventura – Le problematiche legate alle politiche per la minoranza linguistica greca del Sud Italia mi ha portato ad avviare un procedimento presso la Corte dei Conti di Palermo avverso al Comune di Messina ed uno al TAR coinvolgente la Città Metropolitana di Reggio Calabria, da cui gemmerà a breve una mia relazione presso la Corte dei Conti a Catanzaro. Sono pronto ad agire su quanto posto in essere dalla Regione Calabria, ma solo a patto, questa volta, di avere un segnale ed una legittimazione forte dalla comunità grecofona”.

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