Palermo senz’acqua, scatta il piano di razionamento: città e giorni interessati | MAPPA

A Palermo comincia oggi il piano di razionamento dell'acqua: turni e suddivisioni in 21 zone della città. Tutti i dettagli

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E’ scattato oggi, lunedì 7 ottobre, il piano di razionamento dell’acqua a Palermo. Una ulteriore, e sofferta, decisione dovuta alla carenza idrica che va avanti da mesi. La scelta riguarda 21 zone del capoluogo lasciando, per ora, le cose come stanno nel centro storico e nei quartieri Uditore e San Lorenzo e in quelli marinari. Il piano prevede che, a seconda dei turni, l’acqua mancherà una volta ogni 5 giorni, mentre sabato e domenica ci sarà sempre.

Le parole del Sindaco Lagalla

A tal proposito, così parla il Sindaco di Palermo Roberto Lagalla: “monitoreremo questa fase sperimentale, di alternanza giorno per giorno, nella fornitura dell’acqua. I cittadini sono stati preventivamente avvertiti. E’ una decisione del coordinamento dell’emergenza idrica regionale. Vedremo se questo sarà sostenibile dalla città o meno. Amap e Comune continuano, nel frattempo, a lavorare sia per attingere a nuovi pozzi sia per la bonifica del fiume Oreto”.

Le reti colabrodo e i problemi del mondo agricolo

La Sicilia, così come la Calabria, si nasconde dietro l’alibi di cambiamenti climatici e siccità per mascherare i reali problemi, ovvero  una rete colabrodo che impone chiusure per manutenzione e riparazioni di condotte: la mancata erogazione per il tempo necessario alle manutenzioni si aggiunge ai turni già presenti, costringendo i cittadini a stare giorni o settimane senza che arrivi acqua in casa come a Enna, Caltanissetta, Trapani. Per questo le procure, come quella di Enna e Trapani, vogliono vederci chiaro e hanno aperto fascicoli d’indagine.

La crisi idrica oltre agli abitanti di comuni riguarda il mondo agricolo e zootecnico. Le piogge delle settimane scorse non sono bastate a rimpinguare anche un minimo gli invasi siciliani che sono quasi a secco complici anche le alte temperature che si registrano. Dighe e invasi inoltre hanno sul fondo tonnellate di sabbia e fanghi, dovuti alla mancata manutenzione nel corso degli anni, e anche questo impedisce all’acqua di accumularsi. La diga Ancipa ha meno di 2 milioni di mc d’acqua (negli anni scorsi in questo periodo ne aveva da 12 milioni a 22 milioni), il Fanaco è praticamente asciutto così come la diga Leone e la diga Pozzillo.

Di seguito la mappa con giorni e zone interessate.

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