Ponte sullo Stretto, una nuova visione: l’agroalimentare, le materie prime e quel ruolo strategico

Ponte sullo Stretto, altra Commissione sullo svincolo di Giampilieri: presenti anche gli Onorevoli Galluzzo e Lombardo. Di cosa si è parlato

StrettoWeb

Nuova seduta della Commissione Ponte sullo Stretto. Al centro del dibattito, ancora una volta, lo svincolo di Giampilieri, per cui la discussione continua da mesi dopo confronti, opinioni, pareri, discussioni, sopralluoghi. Ospiti nella giornata odierna altri Onorevoli, che hanno detto la loro sulla vicenda.

Giuseppe Galluzzo, di Fratelli d’Italia, apre il dibattito: “sicuramente la città, se chiede di condurre una battaglia per uno svincolo che si ritiene importante quando partirà il Ponte, questo è un impegno che posso tranquillamente prendere, ma a prescindere dal Ponte. Lo svincolo di Monforte, ad esempio, è stato previsto all’interno del progetto Ponte, perché lo svincolo di Milazzo non basta, è necessario, ma è stata una battaglia portata avanti a prescindere dal Ponte. Non è compito della politica attenzionare il finanziamento di un cantiere, ma attenzionare ciò che accadrà durante e dopo la realizzazione dell’opera”.

Galluzzo, andando avanti nel suo lungo intervento, apre a un’importante riflessione riguardante la produzione di materie prime nell’agroalimentare, per cui considera Sud e Sicilia strategica. “In tanti mi chiedono a cosa serva il Ponte. La mia opinione può piacere o non piacere. L’area più ricca di materie prime nel mondo è la Pianura Padana, che nel settore agroalimentare è finanziato dal Sud, per il 25% dalla Sicilia. E l’agroalimentare si muove nelle Ferrovie. Il Ponte è ferrovia. Questa diventa un’area appetibile per gli investimenti produttivi del prodotto finito nel settore agroalimentare”.

“I flussi dell’agroalimentare italiano verso Nord Africa, Stati Uniti e Oriente appartengono tutte ai Porti del Nord, da Venezia, Genova, Ravenna. I nostri Porti sono tagliati fuori. Lo sviluppo della Sicilia e di tutto il Sud prenderebbe il volo proprio per via di quanto sopra, con la realizzazione del Ponte. Già da adesso va chiesto e preteso, al Governo italiano, che si facciano degli investimenti, come la bonifica di tante aree della nostra provincia. E’ questo quello che chiedo: non il singolo svincolo, su cui comunque mi impegnerò, ma un ‘pacchetto’ che comprenda tutta una serie di iniziative, evitando che la realizzazione del Ponte ci passi sopra“. 

Lombardo: “perché prima ero pro Ponte e ora ho perplessità”

Dopo Galluzzo interviene Giuseppe Lombardo di Sud Chiama Nord: “non vorrei aprire dibattiti, perché dovrei sconfessare Galluzzo. Se c’è lo svincolo di Monforte il motivo è politico, ma siamo qui per quello di Giampilieri, su cui mi sembra ci sia una convergenza tra Maggioranza e Opposizione. Dalla costruzione del raddoppio ferroviario sta venendo fuori un’esigenza che prima non c’era: un flusso non indifferente nella viabilità. E figuriamoci come sarà col Ponte. Schifani ha dato un 1,3 miliardi per i fondi di sviluppo e coesione, quindi abbiamo una grande opportunità che dovrà diventare richiesta da presentare e votare: così diremo al Governo che di questi 1,3 miliardi utilizzi 30 milioni per lo svincolo di Giampilieri. Io non ero un pro Ponte, di più, ma ho cominciato a nutrire perplessità da quando ho cominciato a vivere gli effetti di un’infrastruttura per quanto riguarda i cantieri. Il problema non è l’opera, ma il progetto, un progetto di una portata mai così grande nella storia”. 

Prima del solito confronto e dibattito tra Consiglieri Comunali, a prendere la parola sono stati Presidente e Consiglieri di Circoscrizione, rispettivamente Costa, Sciliberto e Cassisi, ormai “di casa” nelle ultime Commissioni, tutte riguardanti lo svincolo di Giampilieri. Loro hanno ribadito ancora una volta l’importanza dell’opera, senza colori politici, rimarcando anche i disagi negli anni e soprattutto in occasione della tragica alluvione.

Condividi