Nuova seduta della Commissione Ponte sullo Stretto a Messina, dopo quella di ieri in cui il Sindaco Basile ha annunciato le opere complementari richieste al Ministero di Infrastrutture e Trasporti. Questa mattina si è parlato di questioni tecniche, alla presenza degli Ingegneri Fedeli, Micolitti e Schiaroli. Gli esperti hanno argomentato circa i collegamenti a terra complementari alla realizzazione dell’opera, ma inseriti sempre all’interno del maxi progetto. Quindi i nuovi tracciati ferroviari, i nuovi tempi di percorrenza con l’Alta Velocità, i metodi di costruzione delle gallerie e gli approfondimenti sulle 3 stazioni Europa, Annunziata e Papardo.
L’Ingegnere Eugenio Fedeli e i tracciati ferroviari
Il primo a prendere la parola è stato l’Ingegnere Eugenio Fedeli, con la sua slide “Panoramica del progetto ferroviario nell’area dello Stretto”. Questo “darà impulso alla logicistica integrata con i Porti calabresi e siciliani e con gli Aeroporti di Reggio e Catania. Sapete che si sta potenziando la tratta Messina-Catania-Palermo per l’Alta Velocità e anche nell’area calabrese ci sono dei lavori per il potenziamento dell’AV fino a Reggio Calabria. Ricordo che il progetto del Ponte non è solo il Ponte, ma tutta una serie di opere e infrastrutture che non verranno realizzate prima o dopo, ma insieme”.
E poi comincia a snocciolare i numeri: “ci saranno 78 treni al giorno di collegamento regionale in Sicilia. Beneficeranno di questo anche gli Intercity, i diurni passeranno da 4 a 14 – dopo che sarà realizzato il Ponte – e i notturni passeranno a 4. L’Alta Velocità ovviamente riduce i tempi di percorrenza. Quelli fast abbatteranno di circa la metà rispetto agli attuali tempi di percorrenza. Oggi da Catania a Napoli ci vogliono circa 9 ore, dopo Ponte e AV saranno circa 4 ore e mezza“.
“Sui treni merci è stato stabilito che nel 2032, anno della realizzazione del Ponte, è previsto un incremento del 22% proprio per via dell’opera. Il Ponte sarà attraversato con 120 km orari, ma poi la velocità dei treni tornerà sui 200 km orari. I collegamenti ferroviari in Sicilia si svilupperanno per 17 km partendo dalla Torre Nord. La prima galleria attraversata sarà quella “S.Agata”. Si passerà a quella di “S. Cecilia” fino all’arrivo in prossimità del nuovo Bivio Gazzi. Le 3 stazioni (Europa, Annunziata, Papardo) avranno medie di 1.300 passeggeri al giorno e arriveranno fino a 300 l’ora nei picchi”.
L’Ingegnere Giorgio Micolitti e gli approfondimenti sulle gallerie
Secondo intervento è stato quello dell’Ingegnere Giorgio Micolitti, che ha parlato della realizzazione delle gallerie e dei metodi moderni degli scavi. Cosicché “qualora ci fosse un incendio in galleria si può fare in modo che la canna possa fungere da luogo sicuro, così da attendere i soccorsi”, ha affermato illustrando una prima slide che ne spiega il percorso e la coppia di galleria.
Poi la discussione si è spostata sui metodi di scavo adottati per le gallerie di Messina e di quello che viene definito scavo meccanizzato, un vantaggio nel modo di lavorare rispetto ai metodi tradizionali. “Questo scavo permette di operare in maniera continua a precisa, senza fermarsi, h24”, spiega Micolitti.
L’Ingegnere Tiziana Schiaroli e l e le stazioni (Annunziata, Papardo e fermata Europa)
“Le 3 stazioni vennero inserite nel progetto dal Comune di Messina nel 2010, con la richiesta poi di spostare la Stazione di Messina a Gazzi”, ha introdotto il suo intervento l’Ingegnere Tiziana Schiaroli, spiegando in quali aree saranno collocate le 3 stazioni, ovvero Annunziata, Papardo e fermata Europa. Poi ha cominciato a parlare dei cantieri e della viabilità di ognuna delle tre opere: tempi di realizzazione e inserimento nel contesto urbano. Ma anche questioni riguardanti la sicurezza, la segnaletica, gli interni. Successivamente gli stessi esperti hanno risposto ad alcune domande dei Consiglieri presenti nell’aula di Palazzo Zanca.