Una nuova settimana a Messina si è aperta con il ritorno della Commissione Ponte sullo Stretto. Ospite a Palazzo Zanca il Sindaco Basile, il Vice Sindaco e il Direttore Generale. Loro hanno illustrato tutte le opere compensative (per centinaia di milioni di euro) richieste formalmente la scorsa settimana al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. In parole povere hanno ufficializzato alla città le opere richieste.
A prendere la parola proprio il Sindaco Basile: “ci troviamo davanti a una situazione straordinaria che, con il via libera del CIPESS, vedrà la nostra città al centro di una serie di stravolgimenti, per questo Messina si deve trovare pronta. Questo progetto non ha parlato con la città, per tutta una serie di motivi, da politici ad amministrativi, ma il progetto va avanti. Durante la conferenza dei servizi a Roma ho ribadito concetti più volte espressi sulle situazioni peculiari di criticità poste in essere alla Società Stretto di Messina. Situazioni che rimangono e permangono. Io sono convinto che se il CIPESS dovesse dare parere favorevole – e sarebbe un sigillo – la richiesta sarebbe quella di rivedere di progetti che non dialogano con il territorio, che nel frattempo è mutato. Nelle osservazioni abbiamo fatto notare che questo progetto è calato su una città che è cambiata“.
“Ciononostante ci sono tutta una serie di opere compensative. Per mettere un po’ di pepe ne cito qualcuna, come ad esempio l’Aeroporto del Mela o la Metromare. Ma in questo elenco ci sono anche delle opere di cui il territorio avrebbe bisogno, ma i cui fondi sono stati tolti per realizzare il Ponte. Un esempio è la questione idrica, il risanamento delle reti idriche o fognarie. Arrivo a questo ragionamento per dire che prima di Aeroporti o simili la città avrebbe bisogno di altro di più importante. E questo elenco, questa discussione, non vuole fare polemica, anche perché la scelta sulla realizzazione del Ponte è stata fatta e si va ormai in questa direzione”.
“Al di là della scelta politica, il progetto non deve essere subito. Il cronoprogramma dice che il CIPESS si esprimerà in tempi brevi, tre o quattro mesi, e l’elenco di queste opere tiene conto proprio del fatto che la città è cambiata. La Regione ha fatto una scelta e quei fondi destinati per il Ponte è giusto che tornino nella nostra città”.
Il DG Salvo Puccio e le opere anticipate: “dopo il CIPESS possiamo partire subito”
Dopo Basile è intervenuto il Direttore Generale del Comune di Messina Salvo Puccio. “Non esistono fondi europei per realizzare strade. Per questo si è chiesto – con gli FSC – di realizzare queste opere, per una città ordinaria, per non avere un gap col Nord rispetto alla costruzione del Ponte. Poi, quando parliamo di opere anticipate, lo facciamo alla luce delle tante opere che si bloccano. Questo elenco riguarda quindi opere che, dopo il via del CIPESS, potrebbero partire subito, con centinaia di milioni di euro e cantieri già appaltabili”.
“Quello che sta accadendo sul raddoppio Giampilieri-Fiumefreddo è quello che dovrà accadere per il Ponte. Andare a stabilire esattamente prescrizione per prescrizione, ingegnerizzando di volta in volta. Queste sono le opere compensative. Poi ci sono le opere complementari, che sono diverse, e possono riguardare alcuni svincoli”.