Tra le tante bufale e fake news diffuse ad arte dai No Ponte per deviare l’opinione pubblica con la consapevolezza dell’ignoranza diffusa, c’è stata anche il “grande scandalo” del “progetto esecutivo che non c’è“. E “Thanks a lot” direbbero gli inglesi con la loro ironia certamente più fine ed elegante delle colorite forme italiane. Il progetto esecutivo di ogni opera pubblica, come dice la parola stessa, si fa durante l’esecuzione dell’opera, dopo che il CIPESS approva il progetto definitivo. Per ovvi motivi, quindi, oggi non può ancora esserci. Ma ci sarà a breve: l’ok definitivo del CIPESS è atteso entro il 31 dicembre, quindi entro due mesi. Poi si partirà con i lavori e, contestualmente, la progettazione esecutiva. Perché se è vero che non ci sono cantieri senza progettazione esecutiva, è anche vero che non c’è progettazione esecutiva senza cantiere: le due cose coincidono.
Pietro Ciucci, amministratore delegato Società Stretto di Messina, ha smontato l’ennesima bufala dei No Ponte nel corso della recente intervista ai microfoni di StrettoWeb. Ed è andato anche oltre, spiegando come verrà realizzato il progetto esecutivo del Ponte sullo Stretto di Messina, con una progettazione esecutiva per fasi realizzative. “Nel caso del Ponte – ha detto Ciucci – la progettazione esecutiva sarà per fasi realizzative, perchè il progetto del Ponte non è unico, unitario o monolitico. Soltanto la metà del finanziamento, pari a circa 6,5 miliardi, sono dell’opera in sé, il Ponte, le torri e l’impalcato. Il resto sono tutti i collegamenti stradali e ferroviari tra le due sponde, la metropolitana dello Stretto e le opere compensative, quindi non faremo una progettazione esecutiva unica perchè ritarderemmo i tempi. Sono opere con maturazioni tecniche differenti, quindi procederemo per fasi costruttive così come si fa nei grandi progetti internazionali, in modo ancora più flessibile”.
Progetto definitivo e progetto esecutivo: facciamo chiarezza
L’iter di approvazione di un’opera pubblica in Italia è un processo complesso e articolato, che coinvolge diversi enti e procedure, e che ha subito modifiche con l’introduzione del CIPESS (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile), l’organismo che dal 2021 ha sostituito il CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica). Analizziamo le principali differenze nell’approvazione dei progetti, focalizzandoci in particolare sulle fasi di progetto definitivo ed esecutivo.
Fasi irecedenti all’introduzione del CIPESS: ruolo del CIPE
Prima della riforma che ha introdotto il CIPESS, l’iter di approvazione di un’opera pubblica seguiva diverse fasi chiave, coordinate principalmente dal CIPE. Il CIPE era responsabile per l’approvazione della programmazione economica delle opere pubbliche, e il suo ruolo centrale comportava la valutazione e l’approvazione dei finanziamenti delle grandi opere infrastrutturali.
- Progetto Preliminare: La fase iniziale consisteva nella redazione del progetto preliminare, utile a valutare la fattibilità dell’opera. Questa fase aveva lo scopo di stabilire i costi stimati, l’area di intervento e i potenziali impatti ambientali.
- Progetto Definitivo: Dopo l’approvazione del progetto preliminare, si passava al progetto definitivo. Questa fase comprendeva un’analisi dettagliata, finalizzata a ottenere le necessarie autorizzazioni, come la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA). Venivano delineate le soluzioni progettuali più specifiche e i dettagli tecnici, inclusi i materiali e le metodologie costruttive.
- Approvazione del CIPE: Con il progetto definitivo approvato dagli enti locali e dalle autorità competenti, il CIPE svolgeva un ruolo cruciale nell’approvazione finanziaria. Al CIPE spettava valutare la copertura economica, garantendo che le risorse finanziarie fossero disponibili e che il progetto fosse sostenibile.
- Progetto Esecutivo: Approvato dal CIPE, si procedeva con il progetto esecutivo, il livello di dettaglio più elevato, che consentiva l’avvio effettivo della gara di appalto e dei lavori. In questa fase, il progetto veniva tradotto in disegni e specifiche precise.
Modifiche nell’iter dopo l’introduzione del CIPESS
Con l’introduzione del CIPESS nel 2021, il processo ha mantenuto molte delle fasi tradizionali, ma con alcune variazioni che hanno reso più stringente il controllo sugli impatti ambientali e sociali delle opere pubbliche. Il CIPESS si è focalizzato su obiettivi di sostenibilità, trasparenza e rapidità delle approvazioni, seguendo l’evoluzione delle direttive europee in materia di transizione ecologica e sostenibile.
- Progetto di Fattibilità Tecnica ed Economica: La fase preliminare si è arricchita con l’obbligo di una più rigorosa valutazione di sostenibilità e di impatto sociale, che include una valutazione dettagliata dei benefici sociali, economici e ambientali dell’opera.
- Progetto Definitivo con integrazioni Ambientali e Sociali: Il CIPESS richiede una valutazione di sostenibilità ambientale più approfondita e la necessità di prevedere l’impatto sociale e territoriale dell’opera. La VIA e altre valutazioni devono essere integrate nel progetto definitivo in modo più incisivo, garantendo che le soluzioni proposte rispondano a criteri di economia circolare, riduzione delle emissioni e minor consumo di risorse naturali.
- Autorizzazioni e Co-finanziamento da Fondi Europei: Il CIPESS facilita la ricerca di co-finanziamenti, soprattutto dai fondi europei dedicati alla transizione verde. Per questo motivo, l’iter di approvazione richiede che il progetto definitivo includa specifiche misure di adattamento ai cambiamenti climatici e di miglioramento energetico, adatte a favorire l’accesso a risorse comunitarie.
- Approvazione finale e Progetto Esecutivo: La struttura e il ruolo del progetto esecutivo rimangono invariate, con un forte controllo sull’aderenza del progetto esecutivo alle norme di sostenibilità definite nelle fasi precedenti.
L’iter di approvazione delle opere pubbliche è stato riorganizzato per adeguarsi alle esigenze di sostenibilità e rapidità. L’introduzione del CIPESS ha aggiunto maggiore rigore, orientato il progetto verso la sostenibilità ambientale e la responsabilità sociale, e ha introdotto meccanismi per l’accesso a finanziamenti europei, rappresentando un cambiamento significativo rispetto all’approccio più tradizionale del CIPE. In ogni caso, il progetto esecutivo si realizza a lavori in corso ed è la fase esecutiva dell’opera: il passaggio chiave è quello del progetto definitivo, che nel caso del Ponte sullo Stretto di Messina si trova proprio all’ultimo step dell’approvazione delle integrazioni ambientali e arriverà al CIPESS entro il 31 dicembre 2014.