“L’amministrazione comunale di Messina non considera strategico lo svincolo di Giampilieri. Ne prendiamo atto e finalmente c’è chiarezza, eliminando illusioni su un’opera che non rientra nei piani della giunta comunale “. Così il deputato regionale di Forza Italia, On. Alessandro De Leo, al termine della riunione della Quarta Commissione regionale “Ambiente, territorio e mobilità” all’Ars, alla quale hanno partecipato l’assessore regionale alle Infrastrutture, Alessandro Aricò, il consigliere comunale Salvatore Papa, in rappresentanza della Prima Commissione consiliare di Messina, e il vicesindaco Salvatore Mondello.
Durante l’incontro, è emerso che la realizzazione dello svincolo A18 a Giampilieri è, almeno per il momento, tramontata. “Lo svincolo non è stato inserito dal Comune di Messina tra le 24 opere di compensazione del Ponte sullo Stretto perché il progetto, risalente al 1992, non è più attuale né attuabile, non rispondendo alle dinamiche territoriali profondamente mutate negli ultimi 30 anni. Analogamente, non è stato inserito neanche lo svincolo di Alì Terme, che invece dispone di un progetto esecutivo ed è immediatamente cantierabile”, considerato che le opere correlate al ponte riguardano anche la città Metropolitana evidenzia l’on. De Leo.
De Leo apprezza comunque la disponibilità dell’assessore Aricò, che ha ribadito come il governo regionale sia pronto a recepire le istanze per uno sviluppo funzionale del territorio. Restano aperti, tuttavia, altri iter con nodi da sciogliere per gli svincoli di Alì Terme e Santa Teresa di Riva. Per Alì Terme, finanziato inizialmente con 41,7 milioni di euro dalle Risorse FSC 2014-2020, l’aumento dei costi dei materiali ha portato il costo a oltre 67 milioni. Lo svincolo di Santa Teresa, opera da 26,4 milioni, attende chiarimenti dal Ministero dell’Ambiente su valutazioni ambientali, geologiche, idrogeologiche e sismiche.
“Lo svincolo di Giampilieri sarebbe stato importante, anche in relazione al porto di Tremestieri e per servire i centri della fascia ionica – prosegue De Leo – ma l’impressione è che, al di là della chiusura su Giampilieri, si stia temporeggiando forse per motivi non legati alle esigenze del territorio. Serve maggiore chiarezza e puntare su reali opportunità strategiche per il territorio “, conclude De Leo.