In Moldavia è passato in vantaggio il Sì nel referendum sul quesito per inserire l’obiettivo di aderire all’Unione Europea nella costituzione, ma lo scarto è minimo. Sono state scrutinate 2.182 sezioni su 2.219 (oltre il 98%). Il Sì è al 50,03% (per 730.832 voti) mentre il No è al 49,97% (730.088 voti): si tratta di appena 744 voti di scarto. E’ quanto emerge dalla Commissione elettorale nazionale. Nelle liste elettorali di base figurano 2.714.239 elettori.
“Sandu presenti le prove delle accuse sulle interferenze sul voto in Moldova”
Il presidente moldava Maia Sandu deve “fornire le prove” delle sue accuse di interferenze nelle elezioni nel Paese. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, dopo che Sandu aveva parlato di interferenze da parte di “gruppi criminali” che avrebbero danneggiato lei e la vittoria del ‘sì’ nel referendum sull’Unione europea. “Queste sono accuse molto serie e all’opinione pubblica devono essere mostrate prove”, ha detto Peskov, citato dall’agenzia Tass.
Ue: “interferenze russe senza precedenti sul voto moldavo”
In Moldavia ci sono state “interferenze senza precedenti” dalla Russia in vista del voto ieri. Il Paese “è stato oggetto di interferenze malevole e manipolazione delle informazioni”, “non nelle ultime settimane o giorni” e l’Ue lo ha verificato “sul campo”. Lo ha detto il portavoce Ue per la politica estera Peter Stano interpellato sull’esito del referendum pro-Ue e delle presidenziali in Moldavia, rinviando a dopo il giudizio degli osservatori Osce per un commento sull’esito delle elezioni. “Continuiamo a supportare l’ambizione di accesso all’Ue della Moldavia”, ha sottolineato il portavoce della Commissione Eric Mamer.