Reggina, Brunetti parla da dirigente: “partita strana e arbitraggio scandaloso, stava male da prima…”

Le parole di Brunetti e Versace dopo Reggina-Acireale: sono Vice Sindaci, parlano da dirigenti avvelenati con l'arbitro

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Ora Brunetti parla pure come se fosse un dirigente. Oltre un anno fa assegnava a Ballarino la ripartenza del calcio a Reggio Calabria, poi non ha più saltato un match al Granillo. Oggi, come detto, parla come se fosse un dirigente. Arrabbiato, incazzato, avvelenato con l’arbitro per la gestione della gara. Ai microfoni di Radio Febea, così parla il Vice Sindaco Comunale: “l’augurio è che l’arbitro si riprenda al più presto. Da quel che ho visto però stava male anche prima e non l’ha ammesso. Al di là che la Reggina non sia stata capace a segnare, la partita è stata inficiata da episodi pesanti che hanno fatto innervosire i giocatori. E’ chiaro che vedersi negate tante occasioni, ma parlo anche di falli non chiamati, ha indirizzato la gara nell’aspetto e approccio mentale”.

“Comunque c’è ancora metà tempo, seppur in dieci. Il campionato è ancora lungo ma non si possono lasciare questi punti indietro, è importante vincere il più possibile anche non giocando bene. Oggi è stata una partita strana e un arbitraggio scandaloso“. Sembra di sentir parlare il Presidente o un dirigente, per toni e modi, anche perché nel recente passato – negli anni scorsi – non è mai stato utilizzato questo metro nei confronti degli arbitri che sbagliavano contro la Reggina. Si pensi, ad esempio, ai tanti errori contro la squadra di Inzaghi (su tutti Modena e Benevento) nel girone d’andata.

Versace: “siamo stanchi di questo atteggiamento”

E’ più morbido, ma fino a un certo punto, Carmelo Versace, che sempre in Radio afferma: “bisogna smetterla di pensare che qui a Reggio si possa fare una passeggiata di salute poiché la città e accogliente, educata, un tifo rispettoso. Non è concepibile e ammissibile questo atteggiamento nei confronti di una squadra e una società che sta cercando di vincere il campionato. Siamo stanchi”. 

Insomma, non sappiamo come si concluderà la gara, considerando che c’è un altro tempo da giocare, ma sappiamo come sarebbe andata a finire in caso di sconfitta: l’alibi dell’arbitro, come l’anno scorso. Assurdo, però, è che tutto questo parta dalla politica e non dalla società. La realtà è che questa è la Serie D, nei giocatori, nelle società, negli arbitri. La realtà è anche che la Reggina ha vinto a Barcellona con un rigore inesistente. Nessun complotto, dunque, ma semplice dilettantismo. Se una società professa di voler stravincere il campionato, deve essere anche più forte di questi episodi. E magari buttarla dentro e non distrarsi in difesa. Ma tanto è un film già visto…

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