Alla vigilia avevamo detto che ribaltarla non sarebbe stato semplice, considerando l’uomo in meno, ma neanche impresa complicatissima, se pensiamo alle qualità mostrate finora dall’avversario, ultimo in classifica, sconfitto domenica in casa dal Sant’Agata e con la tifoseria in contestazione. Alla fine, però, né vittoria e né sconfitta: la Reggina strappa solo un pari – a fatica – contro l’Acireale, nella ripresa giocata dopo la sospensione del 6 ottobre per malore all’arbitro. Rimane il risultato negativo e impietoso: pari contro l’ultima in classifica, che ora recupera un punto e si stacca.
Un 1-1 che – francamente – serve a ben poco ad entrambe. La Reggina spreca un’occasione per accorciare sulle prime, che restano lontane. Una gara compromessa dall’harakiri del primo tempo di due domeniche fa. Perché oggi, come prevedibile, l’Acireale si chiude bene e riparte, riuscendo anche a segnare, ma in fuorigioco, qualche minuto dopo aver sprecato una chance sul solito errore della difesa amaranto.
Dalla Reggina non ci si sarebbe aspettati una prestazione brillante (non c’è stata in queste prime gare in parità numerica, non poteva esserci oggi), ma almeno un po’ di grinta e voglia. Ma non c’è, non si vede. Solo qualche sprazzo, nel finale, con gli ingressi degli attaccanti. Pergolizzi infatti a ripresa in corso si gioca il tutto per tutto con Provazza, Renelus e Curiale, ma è quest’ultimo l’unico a sbracciarsi, sfiorando il gol su punizione. Il gol però, poco prima, era arrivato, all’86’, ma da un difensore, Girasole, che trova una girata fortuita e casuale che si trasforma in bel gesto balistico. Fino a quel momento, desolazione totale, di idee, gioco e occasioni. Il pari risveglia gli amaranto, che però non creano comunque nulla.
Dopo 7 minuti di recupero, dunque, solo 1-1, con gli ultrà che richiamano sotto la Curva Pergolizzi e la squadra. C’è qualche “meritiamo di più”, “si vince solo col cuore”, e poco altro. Il disinteresse rimane, il Granillo vuoto pure, e la Reggina continua a rimanere lontana da quello che doveva essere l’obiettivo.