Reggina, Ripepi: “Falcomatà e Brunetti se la ridono, ci prendono per il culo e ora se ne scappano”

Le parole del Consigliere Comunale Massimo Ripepi sulla Reggina a qualche ora dalla sconfitta in casa del Siracusa

StrettoWeb

Massimo Ripepi torna a parlare di Reggina, a qualche ora dalla sconfitta amaranto a Siracusa, la seconda stagionale dopo sei partite. Risultato che ha fatto sprofondare la squadra di Pergolizzi a -6 dagli stessi aretusei e a -7 dalla capolista Scafatese, con mezzo tempo da recuperare contro l’Acireale ma sotto di una rete e di un uomo.

Il Consigliere Comunale punta il dito contro Falcomatà e soprattutto Brunetti:si dovrebbe dimettere e invece continua ad andare al campo e se la ride. Loro due ci prendono per il culo alle spalle di squadra e tifosi. Si stanno sfilando, vedrete. Vogliamo la Reggina nella migliore società possibile, ma con questi di Palazzo San Giorgio è impossibile, fanno il gioco delle tre carte. Anche alla stessa società, scelta da loro, fanno il gioco delle tre carte. Falcomatà prima li sceglie, poi dice che non si può vivacchiare, poi dice che ci sono investitori, ma non sappiamo chi e quali. La realtà è che dopo due anni non è cambiato nulla, è tutto in alto mare e Falcomatà e Brunetti se la ridono e ora se ne scappano, si stanno defilando, stanno cercando di scendere dalla nave”.

“Menomale che ci sono le registrazioni, perché tutti gli imbroglioni cominceranno a dire tutto il contrario di quello che hanno detto finora. Già ho sentito certi commenti pazzeschi, la nave sta cadendo e loro cominciano a buttarsi. Noi siamo una comunità di persone, fare unità di intenti, facendolo assumere le responsabilità a chi se le deve assumere. Un Sindaco lo deve fare, non può giocare in palestra, con i suoi amici, con le sue protesi e con i suoi burloni come Brunetti. Lui ha detto che si assume le responsabilità ma se ne scappa, non deve parlare degli arbitri, deve spiegare perché ci ha fregato, perché ha chiamato un miliardario e poi gli ha sbattuto la porta in faccia”, aggiunge.

“Ad oggi Ballarino non ha alcuna responsabilità, tranne quello di aver preso una cosa troppo grande. La squadra è forte, ma non la più forte e un terzo posto equivale a un ultimo posto. Abbiamo toccato il fondo della nostra storia. E se anche dovessimo vincere le prossime 12 partite, non cambia. Se noi molliamo la presa, loro continueranno a fare quello che vogliono. A Ballarino lo hanno lasciato solo, lo vogliono far morire da solo”.

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