La Reggina cerca nuovi tifosi. Al Granillo non ci va più nessuno, comprensibilmente, viste le figure barbine che la squadra continua a fare domenica dopo domenica sul campo. Non ci vanno neanche i duemila abbonati, e caso ha voluto che le poche decine di persone che avevano acquistato il biglietto per la partita di domenica scorsa con l’Acireale sono dovute tornare a casa dopo l’intervallo per il malore dell’arbitro. Adesso la partita si recupera mercoledì pomeriggio, in un giorno feriale in cui la gente lavora: è verosimile che molti tra gli abbonati e i titolari del biglietto che hanno già visto il primo tempo con l’Acireale, non possano recarsi al Granillo. Anche qualora (?) volessero.
Già domenica scorsa c’erano circa 1.500 persone sugli spalti, quasi la metà di coloro che hanno sottoscritto l’abbonamento e avevano acquistato il biglietto. Adesso si gioca mercoledì, con la squadra già sotto di un uomo e di un gol: tanta gente eviterà di andare a sorbirsi l’ennesima umiliazione. Anche perchè intanto la squadra ha finito senza punti e senza gol anche la partita di Siracusa, battuta per la quarta volta su quattro dagli aretusei che di fatto hanno già chiuso la stagione degli amaranto, a metà ottobre lontanissimi della vetta come – se non peggio – di un anno fa.
In questo contesto deprimente e degradante, in cui la società dovrebbe solo chiedere scusa e restituire i soldi a tutti gli abbonati, Ballarino & company hanno addirittura il coraggio di lanciare la prevendita dei biglietti per il secondo tempo con l’Acireale, evidentemente aspettandosi qualche disperato: “solo un euro in Curva e due euro in Tribuna“, come nella peggiore delle televendite.
Peccato che poi su VivaTicket, tra commissioni varie, il biglietto costa più del doppio di quanto annunciato: servono 3,5€ per entrare in Curva, 4,5€ per i comfort della Tribuna Coperta.
Ma soprattutto, bisogna essere davvero masochisti per pagare con l’unico scopo di farsi venire la bile e andare al Granillo per il secondo tempo di una partita che inizia sullo 0-1 per l’Acireale e con la Reggina che gioca in dieci uomini e in cui, probabilmente, verrà sancito l’esonero dell’allenatore se non dovesse vincerla, l’ennesimo perfetto capro espiatorio per una società in continua ricerca di alibi (vedranno, gli allocchi, che anche con il nuovo futuro mister le cose non cambieranno affatto: su StrettoWeb lo scriviamo da mesi, questa non è una squadra all’altezza della vittoria del torneo, costruita low cost con una pletora di ex calciatori che senza la Reggina sarebbero tutti coricati sul divano di casa).
Evidentemente il club punta su qualche disperato per racimolare 20 o 30 euro, utili ad acquistare qualche bustina di rucola per la mensa fai-da-te del Sant’Agata. Oppure ci sono tanti tifosi in arrivo da Marte: è l’unica alternativa plausibile nel pensiero di chi ritiene che davvero ci possa essere qualcuno che non è tra gli abbonati e che non è neanche tra coloro che avevano acquistato il biglietto domenica scorsa, che adesso si possa organizzare per andare al Granillo mercoledì pomeriggio. Possono arrivare solo da Marte, perchè persino lassù avevano sentito parlare della grande Reggina di Lillo Foti che affrontava, a testa alta e spesso vincente, la Juve, l’Inter, il Milan, la Roma degli anni d’oro del calcio italiano in cui la serie A era il campionato migliore del mondo, e poi d’estate si allenava con amichevoli contro il Real Madrid e gli Yokohama Marinos. Il problema è che il tempo di viaggio da Marte al pianeta Terra è particolarmente lungo e loro, partiti nel 2007 con la tecnologia dell’epoca, stanno arrivando adesso. Mentre sono in viaggio nei pressi dell’orbita terrestre hanno avuto notizia che quella gloriosa Reggina non esiste più. Hanno letto di Ballarino, di Brunetti, dei “dieci anni di serie D” e allora si sono incazzati anche perchè ormai il viaggio l’hanno fatto e al Granillo ci vogliono andare lo stesso. Ma non hanno intenzione di pagare un centesimo. “ⵉⵍⴰⵇ ⴰⴷ ⵜⵜⵅⴻⵍⵍⵚⴻⴹ” hanno messaggiato, che significa “adesso ci dovete pagare voi“. E Ballarino, dall’alto della sua nobiltà d’animo, li ospiterebbe anche volentieri: il problema è che non se lo può permettere. Almeno non con quelle commissioni che su VivaTicket raddoppiano il costo del biglietto.