Reggio Calabria, i genitori della scuola Alighieri: “calpestati i diritti costituzionali dei bambini, dalla politica solo false promesse. Pronti a protestare”

Reggio Calabria, la nota del Comitato genitori scuola media Dante Alighieri di Catona

StrettoWeb

“Calpestati i diritti costituzionali dei bambini Dalla politica solo false promesse. Pomeriggio genitori, alunni ed insegnati pronti a protestare Siamo stanchi. Stanchi dei continui rimpalli di responsabilità delle Istituzioni. Stanchi delle false promesse della politica. Abbiamo atteso una delibera regionale ferma da tre settimane in qualche cassetto degli uffici della Regione Calabria, abbiamo accettato il pressapochismo del Comune di Reggio, abbiamo chiesto e ottenuto un incontro con il Prefetto e, infine abbiamo organizzato una manifestazione pacifica per continuare a tenere alta l’attenzione su questo disagio che abbiamo dovuto subire: che stanno subendo i nostri ragazzi”. E’ quanto afferma in una nota il Comitato genitori scuola media Dante Alighieri di Catona.

“Perché qui stanno calpestando il diritto Costituzionale dei bambini. Come comitato genitori ci siamo addossati responsabilità più grandi di noi, che non erano dovute e, che, probabilmente, toccavano alle Istituzioni. Lunedì, finalmente, è stata notificata al Comune di Reggio Calabria la tanto attesa delibera regionale e, la stessa Anna Briante, assessore comunale all’istruzione, sentita telefonicamente, ci aveva dato conferma, sottolineando che il giorno dopo, ovvero il martedì, avrebbero iniziato i lavori di ammodernamento nei locali dell’ex Ciapi”.

“La stessa promessa ci è stata fatta anche ieri sera, dalla Briante. Nulla di tutto ciò è avvenuto in data odierna. Alla luce dell’ennesima promessa disattesa, stanchi del prolungamento dei turni pomeridiani ed esausti per una situazione che, ormai, perdura da un mese, tra l’altro ci sarebbero un centinaio di richieste di nulla osta pronte ad essere inviate a scuola, oggi pomeriggio alle 13.30 i genitori, gli alunni e il corpo docente della scuola media di Catona scenderanno in piazza per protestare e farsi sentire. Adesso basta”.

Condividi