Una targa commemorativa intitolata a Norma Cossetto, studentessa istriana uccisa nelle foibe, è stata imbrattata da ignoti a Reggio Calabria. Lo rende noto il Comitato 10 febbraio. “Di fronte all’ennesimo vilipendio nei confronti dei martiri delle foibe, nel totale silenzio delle istituzioni conniventi per questioni di partigianeria – è scritto in una nota – esprimiamo un sincero disprezzo che va oltre la tiepida indignazione. La targa commemorativa intitolata a Norma Cossetto, studentessa istriana massacrata dai partigiani titini, era stata spostata dall’area Griso-Laboccetta ad un angolino compresso tra una scalinata e un muretto: un buco che la rende invisibile, nonché facile bersaglio degli imboscati. Gli stessi che hanno imbrattato la targa, ben nascosti e protetti”.
“Che il rispetto dei defunti non fosse esattamente la stella polare dell’antifascismo – afferma il Comitato – ci era già noto. Tutte le giravolte intellettuali e dialettiche si frantumano di fronte alla cruda realtà della storia. 80 anni dopo, difatti, l’attitudine caratterizzata da vigliaccheria, ignoranza e povertà di spirito, rimane immutata. Diventano sempre più numerosi gli atti vandalici rivolti alle sedi intitolate a memoria della tragedia giuliano-dalmata che è una tragedia italiana. Un malcostume perpetrato nel silenzio mediatico e politico; sintomatico perché conferma l’arrendevolezza collettiva dinanzi al degrado”.
“Per questo – conclude la nota – la nostra battaglia acquisisce un significato etico incomprensibile al senso comune odierno. Insisteremo con maggiore determinazione, affinché si ripristini la sacralità e non rimanga alcunché di queste sciatte e vili manifestazioni”.