Reggio Calabria, nuovo regolamento del Comune: la maggioranza presenta due emendamenti. Ripepi durissimo: “non ci fidiamo, andiamo dal Prefetto”

Reggio Calabria, nuovo regolamento del Comune: la maggioranza presenta due emendamenti. Ripepi: "l'amministrazione non vuole essere controllata, Brunetti ha confermato che vogliono fermare me"

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Ennesima seduta della commissione affari generali, presieduta da Giuseppe Marino, sulla volontà del Pd di modificare il regolamento del Comune di Reggio Calabria, andando a cambiare il documento approvato sei anni fa, dopo il grande lavoro del consigliere di sinistra Mimmo Martino. In apertura dei lavori, a sorpresa, il consigliere Franco Barreca, ha presentato gli emendamenti della maggioranza al testo presentato in commissione dallo stesso centrosinistra.

Gli emendamenti della maggioranza

Gli emendamenti presentati dalla maggioranza hanno riguardato l’articolo 14 della bozza sullo streaming: “le commissioni consiliari possono decidere, collegialmente, di trasmettere le proprie sedute in diretta streaming sulla pagina istituzionale del Comune, qualora si discuta di argomenti di particolare interesse pubblico, dandone comunicazione e concordandone le modalità con I’Ufficio di Presidenza del Consiglio Comunale. Fanno eccezione le sedute che hanno carattere riservato, come stabilito da Regolamento”. E ancora: “le emittenti televisive, radiofoniche, le testate giornalistiche, i singoli giornalisti possono effettuare foto e/o videoriprese delle sedute pubbliche delle commissioni, previa procedura di accreditamento presso I’Ufficio di Presidenza del Consiglio. Soggetti terzi, estranei alle categorie precedenti, interessati a effettuare foto e/o video riprese o registrazioni presentano, al fine di ottenere autorizzazione, istanza scritta e motivata alla Presidenza del Consiglio”. Prima della votazione finale in Commissione si attende il parere della Segretaria generale dopo la ricezione di tutti gli emendamenti.

Ripepi durissimo

Il consigliere di opposizione e leader di Alternativa Popolare, Massimo Ripepi, non le manda a dire: “noi non ci fidiamo della maggioranza, tra poco andremo dal Prefetto e scriveremo al Ministro degli Interni. La verità è che l’amministrazione non vuole essere controllata ed in tv Brunetti ha ammesso che il nuovo regolamento è stato preparato per fermare il sottoscritto”. Poi sottolinea: “le commissioni devono andare in diretta streaming, in quanto sono tutte di interesse pubblico”.

Tutti gli interventi

Il consigliere d’opposizione Saverio Pazzano, che aveva presentato alcuni emendamenti, ha chiarito: “abbiamo discusso di emendamenti presentati oggi, di cui uno ha indirettamente recepito uno dei miei, in particolare quello relativo all’attività dei giornalisti. Lo condivido dunque e basterà in quel caso uniformare la questione dell’accreditamento a quella prevista in consiglio comunale, ma ritengo anche che sia più funzionale che l’accreditamento avvenga una volta sola per la testata giornalistica salvo poi modifiche che saranno comunicate dai giornali stessi. Il secondo emendamento sullo streaming – ha aggiunto – non mi vede d’accordo perché lo streaming deve avvenire sempre senza limitazioni su argomenti di particolare interesse o che comunque serve che la registrazione sia disponibile sul sito del comune sempre non a richiesta”.

Nel corso dei lavori Massimo Ripepi ha sottolineato tra l’altro che “sottoporre alla presidenza del consiglio la procedura di accreditamento potrebbe comportare un rallentamento dei lavori“. Per Demetrio Marino gli emendamenti sono “un passo indietro rispetto alla precedente bozza che modifica il percorso tracciato in relazione alla pubblicità delle sedute pubbliche”. Per Antonino Maiolino gli emendamenti sono “un’apertura rispetto a una visione chiusa” e, ha aggiunto “se si apre allo streaming, lo si deve fare su tutti i temi. Servirebbe un’apertura anche sull’art.13 per le convocazioni di dirigenti senza porre ai voti”. Il consigliere Giordano dopo avere dato atto al lavoro della commissione e al lavoro del presidente che ha consentito a tutti di dare il loro contributo ha chiarito che “i proponenti non vogliono mettere nessuna condizione ostativa, lo streaming è un’attività complessa che richiede strumentazioni che non abbiamo. Si possono individuare le commissioni più interessanti in fase di programmazione”.

Anche Franco Barreca ha evidenziato che “l’intento era di fare streaming per discussioni che hanno un particolare peso”. Secondo Deborah Novarro: “stiamo lavorando tutti insieme affinché venga fuori un testo unitario il più condiviso possibile”. Federico Milia ha parlato di “altri emendamenti condivisibili – e, cambiando argomento – mi auguro che da si possa aprire una discussione sul ripristino delle circoscrizioni“.

Marino: “attendiamo il parere del segretario generale”

Il presidente Marino ha sottolineato il metodo utilizzato per la predisposizione del nuovo regolamento: “si sta facendo un lavoro di concertazione e confronto con tutte le forze politiche sia di maggioranza che di opposizione. Un po’ tutti i partiti hanno presentato degli emendamenti e hanno avuto l’opportunità di illustrarli. La proposta originaria di regolamento che era stata elaborata dalla Segreteria generale si sta arricchendo di contributi poiché frutto di un dialogo che deve prevalere su polemiche e critiche sterili e invece insieme dobbiamo provare a costruire degli atti regolamentari per il funzionamento delle nostre commissioni che siano funzionali e utili a garantire una maggiore partecipazione, condivisione e ad avvicinarci di più ai cittadini”.

Marino si è poi soffermato sulla proposta “di aprire lo streaming quindi la diretta delle sedute anche per le commissioni e sarà una novità importante perché noi come Amministrazione abbiamo lo streaming del consiglio comunale che abbiamo voluto, ora ci sarà un passaggio ulteriore: si potranno seguire le commissioni con una regolamentazione che è frutto anche della legislazione vigente”. L’altro punto evidenziato dal presidente Marino ha riguardato la ricostituzione delle “Commissioni Politiche giovanili e Pari opportunità per fare in modo che cittadini esterni, non membri del consiglio comunale, gratuitamente, possano entrare a far parte del percorso istituzionale e portarci il loro contributo di idee e progetti e visioni. Ci avviciniamo alla votazione della proposta emendata che vuole rendere questo strumento del consiglio più vicino ai cittadini e alla città”.

commissione affari istituzionali

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