Reggio Calabria, passa la mozione del Gruppo Red sulla riforma Ius Scholae

Burrone, Castorina e Versace: "che sia un segnale che da Reggio arrivi al resto del Paese rispetto a un tema che riguarda la vita di tutti noi e il modo di intendere la cittadinanza"

StrettoWeb

Con 12 favorevoli e due astenuti è stata approvata in Commissione consiliare permanente Istruzione, formazione e lavoro, presieduta da Marcantonino Malara, la mozione a firma del Gruppo Red (formato da Filippo Burrone, Antonino Castorina e Carmelo Versace) relativa alla riforma della cittadinanza per minori (ius Scholae).

“In ltalia – si legge nel documento presentato in commissione – la legge sulla cittadinanza per i minori si basa principalmente sul principio dello “Ius Sanguinis”, che conferisce la cittadinanza per discendenza diretta da genitori italiani. Questo significa che un bambino nato in Italia da genitori stranieri non acquisisce automaticamente la cittadinanza italiana, ma può richiederla solo al compimento dei 18 anni, a condizione che abbia risieduto legalmente e ininterrottamente in ltalia fino a quel momento e presenti la domanda entro un anno dal raggiungimento della maggiore età. Questo principio esclude molti minori, nati e cresciuti in Italia, dai diritti e dai benefici connessi alla cittadinanza italiana, creando una situazione di incertezza e disuguaglianza. La proposta di legge sullo “Ius Scholae” prevede di concedere la cittadinanza italiana ai minori stranieri nati in Italia o arrivati entro i 12 anni di età, che abbiano completato almeno cinque anni di scuola in Italia, rappresentando un passo avanti verso una maggiore inclusione e riconoscimento dei diritti dei giovani che crescono e studiano nel nostro Paese”.

Considerato dunque che i “minori che non hanno la cittadinanza italiana affrontano numerose complicazioni, tra cui difficoltà nell’accesso a borse di studio, limitazioni nel partecipare a concorsi pubblici, e incertezza riguardo al loro status legale una volta raggiunta la maggiore età. Queste difficoltà possono limitare significativamente le opportunità educative e lavorative di questi giovani, nonostante la loro formazione e integrazione nella società italiana”. I consiglieri del Gruppo hanno chiesto l’impegno di sindaco e giunta per “sollecitare formalmente il Governo e il Parlamento affinché venga esaminata e approvata una riforma della legge sulla cittadinanza, che includa il principio dello “Ius Scholae”, riconoscendo il diritto alla cittadinanza ai minori stranieri nati o arrivati in Italia in giovane età, che abbiano completato almeno un ciclo scolastico di cinque anni nel nostro Paese e collaborare con altre amministrazioni locali e associazioni per sostenere campagne nazionali che richiedano una modifica della legge sulla cittadinanza”.

Dopo l’approvazione in Commissione, la mozione passerà in aula per l’ulteriore esame. “Riteniamo importante che questo primo atto, che poi approderà in consiglio comunale, sia un segnale che da Reggio Calabria deve partire verso il resto del Paese rispetto a un tema che riguarda la vita di tutti noi e il modo di intendere la cittadinanza” ha commentato il Gruppo Red.

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