Reggio Calabria, tragedia sfiorata a Bova: mamma e figli rischiano di essere risucchiati dal torrente

Il Gruppo “Bova Marina progetto futuro” bacchetta l'Amministrazione Comunale di Bova Marina per la tragedia sfiorata nel torrente Sideroni

StrettoWeb

“Il Gruppo “Bova Marina progetto futuro” apprende da un articolo giornalistico che omette notizie e circostanze che potrebbero illuminare i lettori, di una tragedia sfiorata a Bova Marina nel torrente Sideroni, dove una donna e i suoi due figli sono stati tratti in salvo dalle forze dell’ordine. Un grazie sentito va rivolto al personale del Commissariato di Condofuri che con una brillante operazione di soccorso ha scongiurato il peggio, salvaguardando l’incolumità di una famiglia avventuratasi ad attraversare il torrente di ritorno dal villaggio San Leo”. Così in una nota viene bacchettata l’Amministrazione di Bova Marina in merito alla tragedia sfiorata nel torrente Sideroni,

“Accesso abusivo ma inopinatamente legittimato e favorito dall’Amministrazione con la riapertura del varco realizzati in estate, senza alcun segnale di pericolo, a conferma della validità della denunzia fatta dal Gruppo di opposizione relativamente alla chiusura di un passaggio che non sarebbe mai dovuto esistere, ma che quantomeno si sarebbe dovuto inibire subito dopo il periodo estivo, ripristinandolo secondo la forma preesistente”.

“Si ribadisce l’improrogabilità di apposizione dei blocchi in cemento, che ad oggi risultano occupare il greto del fiume, creando ostacolo al deflusso delle acque, per vietare l’accesso al torrente, intervento indispensabile per la sicurezza dei cittadini, già richiesto dai consiglieri di minoranza ma a questo punto riconfermato per arginare l’imprevidenza dell’Amministrazione, ancor più grave se si considera che l’attuale sindaco, nella sua vecchia veste di consigliere di opposizione, si era affannato a denunciare un banale incidente occorso in pieno periodo estivo, ad un’auto durante il transito nel sottopasso, nell’unica corsia originaria e la negligenza dell’Ufficio tecnico che avrebbe potuto e dovuto provvedere autonomamente all’apposizione dei blocchi”.

“Preme segnalare inoltre la mancata attivazione del COC che in casi di allerta arancione con le evidenze riscontrate, con un livello di allertamento alto e due torrenti in piena, avrebbe dovuto essere immediatamente attivata, a garanzia della sicurezza comunale. La prima risposta all’emergenza, qualunque sia la natura dell’evento che la genera, deve essere garantita a partire dalla struttura di protezione civile locale. Il Sindaco nello svolgimento delle attività deve avvalersi del Centro operativo comunale, attivato con le funzioni di supporto necessarie alla gestione dell’emergenza”.

“Certamente la discutibile scelta, non condivisa dal gruppo di minoranza, di occupare la sede COC con le classi scolastiche e allontanare l’Associazione PROCIV Stella Maris ODV-ETS si è rivelata incauta e insensata. Sarebbe stato opportuno, stante la valutazione di rischio, fatta del Sindaco e concretizzatasi nell’emanazione dell’ordinanza n. 66 del 18.10.2024 in relazione all’allertamento meteorologico, attivare il centro operativo di Protezione civile che avrebbe garantito, come in passato, la chiusura preventiva di tutti i sottopassi e gli accessi ai corsi d’acqua, evitandone l’attraversamento e un monitoraggio h 24 sino al termine dell’emergenza. Il Sindaco Zirilli non solo ha incautamente sottovalutato l’evento calamitoso, pensando di poterlo gestire in autonomia, ma non si è preoccupato neanche di inibire l’accesso agli alvei dei fiumi”.

“Si ritiene che un’Amministrazione lungimirante mai avrebbe dovuto ricorrere alla soppressione di strutture di sicurezza per il territorio, per tamponare problemi che avrebbero richiesto soluzioni alternative. Ci auguriamo che la tragedia sfiorata serva da input all’Amministrazione per riformulare il piano d’emergenza di Protezione Civile, individuando una nuova area e nuovi locali da destinare a tal fine come previsto dalla normativa di riferimento. Iniziativa sin qui trascurata con grave pregiudizio per la sicurezza del territorio”.

“Sembra proprio che il Sideroni rappresenti per il Sindaco il costante monito del proprio bifrontismo. Siamo felici che tutto sia andato per il meglio ma è giusto chiedersi se quanto accaduto non sarebbe stato evitabile con maggiore responsabilità e competenza da parte dell’Amministrazione, tenuta ad attuare ogni possibile azione e ogni misura di prevenzione a salvaguardia dei cittadini. Sarebbe bene che anziché pubblicare comunicazioni esultanti, l’Amministrazione si preoccupasse di diramare informazioni utili ad evitare situazioni di rischio!”, si chiude la nota.

Bova Marina torrente Sideroni

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