Regionali Liguria, Orlando: “gestione opaca su Palasport e Ferraris”. La risposta del Comune

Regionali Liguria, Orlando: "è vero che il Comune di Genova, quindi la Giunta Bucci, si sarebbe impegnata ad affittare per 16 anni da CDS immobili al Waterfront?"

StrettoWeb

“Sulla stampa ligure oggi si leggono ricostruzioni, tutte da chiarire, rispetto al metodo Bucci utilizzato per realizzare il Waterfront e, pare, per vendere lo stadio Luigi Ferraris. È vero che il Comune di Genova, quindi la Giunta Bucci, si sarebbe impegnata ad affittare per 16 anni da CDS immobili al Waterfront? La stessa CDS a cui il Comune ha versato 27 milioni di euro pubblici per l’arena sportiva del palasport – troppo bassa per le partite ufficiali dell’Italvolley, come si legge sempre oggi sui quotidiani – dopo che la stessa società l’aveva precedentemente acquistato dal Comune pagandolo 14 milioni di euro e trasformandolo in un maxi-centro commerciale di cui CDS ha mantenuto la proprietà, e i futuri profitti”. Lo denuncia sui social e con una nota il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Liguria, Andrea Orlando.

“E’ la stessa CDS protagonista del Waterfront, progetto di riqualificazione delle aree della Fiera di Genova che non avrebbe dovuto comportare alcun esborso di denaro pubblico, e che invece ha visto il Comune di Genova protagonista di investimenti per quasi 160 milioni di euro pubblici, per un’area ad oggi destinata alla sola edilizia residenziale di lusso”, dice ancora Orlando. “Sarà questo il destino anche dello Stadio, a discapito delle società calcistiche Genoa e Sampdoria che hanno presentato rispettive offerte di acquisto – spiega Orlando – ma che si trovano a competere con l’offerta di CDS “sollecitata” dalla Giunta Bucci? Lo ha comunicato il vicesindaco in televisione, senza alcuna discussione in Consiglio Comunale, senza alcun confronto con la città e con le due squadre cittadine, riproponendo il modo di agire ormai consolidato da parte di Bucci. Qual è l’obiettivo del Comune di Genova? Realizzare un nuovo centro commerciale nello stadio? Escludere Genoa e Sampdoria dalla gestione dell’impianto? Non torna nulla in questa gestione opaca dei beni pubblici che la Giunta Bucci continua a portare avanti e da cui la città di Genova non trae alcun vantaggio o ricaduta positiva. Ai cittadini restano solo le fregature di operazioni costose e realizzate male. Non basta fare, bisogna fare per bene”.

La risposta del Comune

“In merito alla riqualificazione dello Stadio Luigi Ferraris, si rendono opportuni alcuni chiarimenti. Preme evidenziare, anzitutto, che l’amministrazione comunale di Genova, fin dall’incontro con Genoa e Sampdoria del marzo scorso, aveva fortemente invitato alla presentazione di un progetto congiunto, evidenziando che, qualora fossero arrivate proposte da parte di soggetti terzi, queste sarebbero state prese in considerazione subordinatamente alla proposta dei due club. Ad oggi, com’è noto, le due squadre hanno comunicato di non essere ancora riuscite a trovare una convergenza tra di loro sulla presentazione di una proposta unitaria, obiettivo che resta auspicabile da parte del Comune. Eventuali ulteriori proposte saranno prese in esame quando e se si concretizzeranno in modo concreto e vincolante: questo vale sia per le manifestazioni di interesse avanzate da CDS sia per quelle individuali di Genoa e Sampdoria”. Lo scrive in una nota il Comune di Genova commentando le polemiche degli ultimi giorni.

“Quello che è certo è che il Comune non ha nascosto nulla ed è sempre stato del tutto trasparente. È evidente, inoltre, che qualunque progetto di ristrutturazione dell’impianto, da chiunque provenga, dovrà integrare e includere pienamente Genoa e Sampdoria in posizione di assoluta parità di condizione nella fruizione e gestione dello stadio, esattamente come avviene oggi. Questo è un punto assolutamente irrinunciabile. Si precisa, altresì, che, qualora perverrà una proposta accettabile e concreta, la stessa sarà oggetto di una procedura a evidenza pubblica e ai dovuti passaggi in Consiglio comunale, nel pieno rispetto del percorso delineato dalla cosiddetta “Legge Stadi”. Si ribadisce che l’obiettivo del Comune è quello di riqualificare lo stadio per metterlo in condizione di ospitare Euro 2032. La ristrutturazione dell’impianto deve diventare anche un volano per la rigenerazione del quartiere di Marassi, andando a risolvere alcune annose criticità”, si legge nella nota.

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