“Rispetto Messina”: “Cateno De Luca si conferma il recordman dei voltagabbana”

"Rispetto Messina": "Cateno De Luca, confermatosi come il recordman dei "voltagabbana", vorrebbe fare apparire come una strategia politica "post ideologica" quella che è invece una mediocre operazione trasformista"

StrettoWeb

“L’ex sindaco di Messina Cateno De Luca, confermatosi come il recordman dei “voltagabbana”, vorrebbe fare apparire come una strategia politica “post ideologica” quella che è invece una mediocre operazione trasformista e qualunquista, per cui non contano valori, ideali, principi, affinità sociali o culturali e visioni programmatiche, ma solo interessi pragmatici e di potere personali e di “clan politico”. E per i creduloni ed i fedelissimi per costrizione che continuano a seguirlo finge di porre condizioni, quando invece pare stia trattando con il partito della Meloni e di La Russa per dare il voto dell’unico deputato che fa parte del “suo” Movimento politico per l’elezione dei giudici costituzionali, e probabilmente per accordi e raccordi per le prossime elezioni di secondo grado per le elezioni dei consigli dei liberi consorzi comunali e delle città metropolitane che dovrebbero svolgersi il 15 Dicembre“. E’ quanto scrive in una nota il Gruppo di Iniziativa e Resistenza Civica “Rispetto Messina”.

“Ed a questa “virata” va ad aggiungersi, come era prevedibile, l’accantonamento definitivo della posizione assunta strumentalmente contro la costruzione del Ponte sullo Stretto, in occasione di un comizio elettorale per le Europee fatto sotto il Pilone di Torre Faro. E appaiono infantili e risibili tutti coloro che cercano, arrampicandosi sugli specchi, di dare motivazioni politiche a quella che è soltanto un ennesimo e nuovo riposizionamento per cercare di mantenere un po’ di quel potere acquisito grazie anche all’utilizzo clientelare di strutture organizzative che possono procurare consensi e alla totalizzante gestione, palesemente “di parte”, di Enti locali e di “livelli operativi ” collegati“, evidenzia la nota.

“Sta di fatto, comunque, che l’attuale sindaco di Taormina con questi annunci, che denotano scarsa affidabilità e coerenza, pone sempre più in evidenza le proprie ambizioni di potere personale, anche a costo di sacrificare e svendere le sue proclamate battaglie di “liberazione della Sicilia e del Sud”, di svolte in Europa, di guerrieri della luce emersi da bagni “lustrali” e pronti a combattere con scudo ed elmo; e soprattutto quel “mantra” che è stato sempre presente nei suoi “j’accuse” contro la classe politica mafiosa che ha governato la nostra regione. Proclami, spesso pre-elettorali, conditi da attacchi e contumelie contro i vari Schifani, Musumeci, Lombardo, Cuffaro, Micciche’, con i quali, volente o nolente, sarà costretto a convivere nel centrodestra, per ambire ad ottenere un posto di secondo/terzo ordine in Sicilia. Perché quello che conta non è vincere le elezioni per “governare”, ma per “comandare” e per “gestire”, rimarca la nota.

Ed in questo disegno potrebbe esserci sullo sfondo uno scenario ancora più inquietante, in cui la gestione della città di Messina verrebbe messa sul tavolo delle trattative, nel momento in cui sulla nostra città si stanno concentrando le attenzioni di lobby politico-affaristiche e di boiardi di Stato, legati al grande e lucroso “affaire” del Sistema Ponte e del ridisegno di larghe porzioni del territorio cittadino. E così ancora una volta rischierebbe di diventare fatto cogente il titolo “Le mani sulla città” del potentissimo film denuncia di Francesco Rosi di tanti anni fa, ma più che mai attuale”, conclude la nota.

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