Roberto Baronio. Boom. Salto indietro di 25 anni. Reggio Calabria, stadio Granillo ancora non completamente ristrutturato, primo anno di Serie A della Reggina, lui in coppia con Pirlo, quando le maglie larghe andavano ancora dentro ai pantaloncini e quando gli sponsor erano solo due, tecnico e commerciale. All’epoca si diceva che il più promettente, tra lui e Pirlo, fosse proprio Baronio. Poi quest’ultimo si perse un po’ per strada, mentre il primo – rispetto a Reggio – cambiò ruolo e diventò un campione.
Ma questa è un’altra storia. Roberto Baronio, in una lunga intervista a Chiamarsi Bomber, ha anche parlato della lunga amicizia con Pirlo (che dura ancora), del perché lui non sia riuscito ad eguagliare l’ex compagno e di tante altre cose. Un passaggio sulla Reggina, però, non può mancare: “Quando sono andato alla Reggina ho rinunciato a vincere lo scudetto, però è stato un enorme piacere vestire i colori amaranto. L’anno di Reggio è stato molto particolare perché andavo in una squadra neopromossa che era al suo primo anno di Serie A dopo tantissimi anni. C’era grande entusiasmo in città, lo stadio era sempre pieno, ho vissuto momenti bellissimi“.