Scuola, europarlamento approva emendamento di Giusi Princi sull’equa retribuzione dei docenti | DETTAGLI

La plenaria del Parlamento europeo ha approvato l’emendamento sull’equa retribuzione dei docenti

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Nel corso dell’intervento nella plenaria del Parlamento europeo, che ha approvato il suo emendamento sull’equa retribuzione dei docenti, passato in commissione qualche settimana fa, l’onorevole Princi ha sottolineato che “la nostra capacità di rimanere competitivi e resilienti dipende dalla qualità delle competenze“, evidenziando come l’investimento in formazione e istruzione sia fondamentale per affrontare le sfide future. Poi l’eurodeputato ha citato il rapporto Draghi, che mette in risalto la necessità di formare una forza lavoro altamente qualificata per garantire all’Europa un ruolo di leadership nei settori strategici come il digitale, l’energia verde e la finanza sostenibile.

Durante il suo intervento, Princi ha ricordato come, con l’avvento dell’intelligenza artificiale e l’automazione, il 56% delle professioni sia destinato a subire trasformazioni radicali nei prossimi decenni. “Occorre affrontare le nuove sfide ripensando ai modelli educativi e formativi“, ha dichiarato in plenaria, ponendo l’accento sull’importanza di un piano d’azione europeo mirato alla formazione continua e all’evoluzione delle competenze.

Il successo dell’emendamento sulle linee guida occupazionali: equità salariale per i docenti

Oltre al suo contributo strategico su competitività e innovazione, Princi ha ottenuto un importante successo con l’approvazione di un emendamento fondamentale alle linee guida occupazionali per gli Stati membri. Questo emendamento, accolto con favore dal Parlamento Europeo, pone l’accento sulla necessità di garantire un trattamento retributivo equo e uniforme per il corpo docente in tutta Europa.

Gli insegnanti sono i veri motori dello sviluppo, non solo economico ma soprattutto sociale, e svolgono un ruolo essenziale nel plasmare il futuro dell’Europa”, ha dichiarato Princi, sottolineando come l’allineamento dei salari degli insegnanti alla media europea rappresenti un atto di giustizia sociale e una leva strategica per la crescita. “Non possiamo pensare di avere una forza lavoro competitiva e preparata senza un sistema educativo che funzioni. Ma per avere una scuola di qualità, dobbiamo investire nei nostri insegnanti”.

L’emendamento si inserisce perfettamente nel contesto delle raccomandazioni occupazionali, che puntano a potenziare l’istruzione e la formazione come strumenti centrali per rispondere alle richieste di un mercato del lavoro in continua evoluzione. “È essenziale preparare le persone a nuove professioni e sfide, sostenendo al tempo stesso la transizione verso settori più sostenibili, con un approccio inclusivo ed etico”, ha aggiunto Princi, ribadendo che l’istruzione non è solo un volano per la competitività economica, ma anche per la coesione sociale.

L’Europa delle competenze e il ruolo degli insegnanti

L’anno Europeo delle Competenze rappresenta, secondo l’eurodeputato, un’opportunità irripetibile per promuovere l’equità e l’inclusione in tutta Europa. “Abbiamo fatto l’Europa, ora è il momento di fare gli europei. E chi, se non gli insegnanti, può formare le nuove generazioni e creare un vero senso di appartenenza alla nostra casa comune?”, ha evidenziato, confermando il suo impegno per una formazione di alta qualità che non lasci indietro nessuno.

In un’Europa dove ancora si registrano significative disparità negli investimenti in ricerca ed educazione tra Paesi del Nord e del Sud, Princi ha ribadito la necessità di una distribuzione più equa delle risorse. Solo in questo modo sarà possibile colmare il divario di competenze e favorire una crescita economica e sociale inclusiva, garantendo a tutti i cittadini europei, e in particolare alle nuove generazioni, l’accesso alle competenze necessarie per affrontare le sfide future.

“Sono particolarmente orgogliosa del risultato – conclude l’Eurodeputato Princi -, per il quale anche da già donna di scuola, vi ho riposto la testa e il cuore. Ringrazio il gruppo PPE per la fiducia accordatami e la delegazione italiana di Forza Italia. Con il nostro leader Antonio Tajani rivendicheremo anche a livello nazionale la valorizzazione del corpo docente e la centralità della scuola”.

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