La casa dell’azienda agricola bruciata dalle fiamme, due cani uccisi e sventrati, quindici alberi d’ulivo abbattuti con una motosega e colpi d’arma da fuoco esplosi in diversi punti della sua azienda. Sono le intimidazioni subite e denunciate ai carabinieri da Nino Scarcipuno, un imprenditore agricolo di Santa Maria di Licodia, nel Catanese.
L’altra sera la scena che si è presentata è stata cruenta: la casa in fiamme con l’incendio domato dall’intervento dei vigili del fuoco, i due cani, uno dei quali necessario alla pet therapy del figlio, uccisi e fatti a pezzi e le caprette fatte fuggire via. Ieri l’ultima scoperta: il canalone per l’irrigazione ostruito e distrutto e uno dei campi è stato letteralmente allagato e sarà inutilizzabile per almeno qualche giorno.