Sospetta frattura del femore, escursionista soccorso sulle Madonie | FOTO

Intervento congiunto del Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano e dell'82° Centro SAR dell'Aeronautica Militare per un escursionista gravemente infortunato

soccorso alpino
StrettoWeb

Complesso intervento congiunto del Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano e dell’82° Centro SAR (Search & Rescue) dell’Aeronautica Militare nella zona di Pizzo Catarineci, sulle Madonie, per recuperare un escursionista vittima di un incidente. L’uomo, un settantaduenne di Castelbuono, stava raggiungendo la cima della montagna insieme ad un amico quando, a quota 1.600 metri di altitudine, è scivolato in mezzo alla faggeta cadendo rovinosamente e procurandosi la sospetta frattura del femore.

Resosi conto della gravità delle ferite riportate, il compagno ha chiamato il Numero Unico di Emergenza 112. La centrale del 118, trattandosi di un intervento sanitario in ambiente impervio, ha allertato il Soccorso Alpino che per ridurre al minimo i tempi d’intervento ha allertato l’Aeronautica Militare, con la quale vige un consolidato rapporto di collaborazione. Ma, contemporaneamente, sul posto si è diretta via terra anche una squadra di tecnici SASS dalle Madonie.
Dall’aeroporto di Trapani Birgi è decollato un elicottero HH-139B dell’82° centro Sar del 15° Stormo che ha imbarcato un tecnico del Soccorso Alpino per dirigersi sul luogo dell’incidente.

Arrivati sul posto, lo specialista del SASS e un aerosoccorritore dell’Aeronautica si sono calati col verricello, hanno raggiunto l’uomo in mezzo agli alberi, gli hanno immobilizzato la gamba, l’hanno imbarellato e, con l’aiuto della squadra arrivata via terra, lo hanno portato fuori dalla faggeta e issato a bordo col verricello per sbarcarlo dopo pochi minuti all’aeroporto di Boccadifalco dove ad attenderlo c’era un’ambulanza del 118. Intanto la squadra delle Madonie aveva raggiunto il compagno aiutandolo nella discesa verso il luogo dove i due escursionisti avevano lasciato l’auto.

L’intervento è stato possibile anche grazie al supporto assicurato dal IV Reparto Volo della Polizia di Stato di stanza a Boccadifalco. In caso di incidenti su pareti di roccia, sentieri, ambienti montani, ambienti innevati, scogliere, in grotta e gole fluviali o in caso di persone disperse in ambiente montano, impervio e ostile, per allertare il Soccorso Alpino è necessario chiamare il Numero Unico di Emergenza (NUE) 112, specificando che si richiede un intervento di soccorso sanitario in ambiente montano o impervio. L’operatore del #NUE112, applicando la specifica “Procedura operativa ambienti montani ed impervi”, trasferirà la chiamata di soccorso alla Centrale Operativa del 118, la quale provvederà ad allertare il Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS).

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