Il Tribunale di Caltanissetta ha sciolto le riserve sulle parti civili del processo depistaggio di Via D’Amelio, quello operato da quattro poliziotti – Giuseppe Di Gangi, Vincenzo Maniscaldi, Angelo Tedesco e Maurizio Zerilli – e in cui perse la vita il Giudice Borsellino. Il Gip del Tribunale nisseno ha citato come responsabili civili la Presidenza del Consiglio e il Ministero dell’Interno.
Questo significa che, in caso di condanna dei quattro poliziotti, Presidenza e Ministero dell’Interno risponderanno dei risarcimenti. Accolta dunque la richiesta dei figli di Borsellino. Rigettate invece tutte le altre richieste dei parenti delle vittime della strage.